JESI – Si è sentita male mentre era all’interno del bar “Glamour” di via Guerri, vicino al poliambulatorio dell’Asur.
Erano all’incira le 9.30 di stamattina, 8 gennaio, e la donna, 57 anni, era seduta ma le sue condizioni, era evidente agli avventori, stavano peggiorando.
«Nessuno di noi sapeva cosa fare in quel momento, la telefonata al 118 era partita ma quegli attimi non passavano mai. Eravamo impotenti di fronte a una situazione che richiedeva un intervento immediato», racconta un cliente presente in quei concitati minuti.
Qualcuno, però, ha avuto, nel frattempo, la presenza di spirito di rivolgersi subito al vicino laboratorio di analisi “Città di Jesi”, che si trova di fianco al bar. Sono arrivati, allora, di corsa, Elisabetta Moriconi, la titolare, e l’infermiere Franco Possanzini.
Quest’ultimo racconta come «l’ho fatta sdraiare a terra, il polso in quel momento era assente, non respirava. Ho praticato subito il massaggio cardiaco e si è ripresa. Poi l’ho fatta girare su un fianco per impedire il soffocamento». Un intervento decisivo.
L’elettrocardiogramma è stato affettuato dal medico del 118 – intervenuto con automedica e ambulanza della Croce Verde – all’interno del bar mentre in ambulanza, l’ecografia. La donna era cosciente, parlava.
Quindi il trasferimento all’ospedale “Carlo Urbani” per i successivi accertamenti.