JESI – Un diciassettenne svizzero, Tristan Cardillo, che vince prima fra gli Junior e poi l’open, precedendo un terzetto brasiliano. Una francese, Lyde Begue, che vince fra le ragazze superando una brasiliana, una canadese Cassandra Duchesne e una italiana, Giulia Bottazin. Un cinquantaquattrenne messicano, Uldis Tretmanis, sul gradino più alto del podio fra i Master. Sono alcune delle istantanee dell’edizione 2017 del Verdicchio Race. E confermano come, sui colli della Vallesina, e in particolare lungo le discese d’asfalto e i pendii di Poggio Cupro, frazione di Cupramontana, siano davvero arrivati da tutto il mondo per la quattro giorni di gara che ha coinvolto circa 140 campionati della velocità sulla tavola da skate.
«E’ nato un nuovo re» dicono gli specialisti del downhill skateboard dopo il Verdicchio Race 2017. Il re è appunto lo svizzero Tristan Cardillo, vincente al mattino fra gli junior e nel pomeriggio nell’assoluto, dove ha messo in fila i brasiliani Carlos Paixão, Thiago Lessa e Pepe Laporte. Fra le ragazze, vittoria per la francese Lyde Begue, che ha preceduto la brasiliana Melissa Brogni, la canadese Cassandra Duchesne e l’italiana Giulia Bottazin. Nei Master successo per il cinquantaquattrenne messicano Uldis Tretmanis mentre nello streetluge (dove si gareggia non in piedi ma sdraiati sulla tavola da skate) la vittoria ha arriso al canadese Kolby Parks.
I 2,5 chilometri del tecnico tracciato fra le colline del Verdicchio non hanno deluso le attese e confermato valore e originalità di un evento non solo sportivo ma anche di richiamo sul territorio.