JESI – Gravissimo fatto di sangue avvenuto questa mattina verso le 5,30 in una palazzina condominiale alle porte di Jesi, in zona ex Smia.
Una coppia, Italo Giuliani, presidente della Libertas e la moglie Fiorella Scarponi, 74 e 69 anni, è stata aggredita da un uomo.
Secondo una prima ricostruzione si tratterebbe di un giovane di 25 anni residente nello stesso quartiere, che, dopo essersi introdotto nella loro abitazione, sfondando il vetro di una finestra al pianterreno, avrebbe aggredito la donna con un frammento di vetro colpendola alla gola fino ad ucciderla. Poi ha ferito il marito, Italo Giuliani che è stato trasferito d’urgenza, in codice rosso, all’ospedale regionale di Torrette. Le sue condizioni sono molto gravi, tanto che i medici si sono riservati la prognosi. Per la donna purtroppo non c’è stato nulla da fare.
Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri. Coordina le indagini il pm Marco Pucilli della Procura di Ancona. I rilievi sono stati condotti dai Carabinieri guidati dal comandante provinciale Cristian Carrozza. Sul posto anche il comandante della Compagnia di Jesi capitano Simone Vergari, gli esperti della scientifica del reparto operativo e del nucleo investigativo di Ancona.
L’omicida, un ragazzo di 25 anni residente in zona e affetto da problemi psichici, dopo il fatto ha tentato la fuga passando dal giardino condominiale sul retro dell’abitazione. Ha scavalcato una balaustra, che ancora reca tracce di sangue, e si è nascosto tra i cespugli del giardino che confina con il parco Enrico Mattei. Ma è stato subito bloccato dai carabinieri. Sono in corso gli accertamenti.
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«C’è stata una persona che è entrata in questa abitazione sfondando il vetro – spiega il colonnello Cristian Carrozza – e alla reazione degli occupanti, ha aggredito, stiamo verificando con che cosa, probabilmente proprio con un frammento di vetro, la donna procurandole delle lacerazioni alla gola e ferendola mortalmente poi ferendo il marito. Il presunto aggressore è stato portato in caserma ora stiamo vedendo il motivo per cui si trovasse qui in zona, lo ha rintracciato una pattuglia dei carabinieri, stiamo anche vagliando i motivi del gesto e se vi sono stati eventuali precedenti». I carabinieri stanno accertando se i protagonisti di questa storia terribile si conoscessero o meno e se il ragazzo – attenzionato dai servizi sociali del Comune – fosse anche in cura presso il dipartimento di salute mentale della Asur e da quanto.
«I carabinieri sono intervenuti su segnalazione al 112 da parte di alcuni residenti – continua l’alto ufficiale – che hanno sentito le urla e i rumori provenire dall’appartamento delle vittime. I militari hanno rinvenuto la donna riversa a terra e l’uomo ferito accanto a lei, il ragazzo nascosto in una siepe dietro l’abitazione. Stiamo valutando la posizione del ragazzo, che viveva con la madre nelle vicinanze, e qualora dovessero emergere responsabilità, sarà arrestato. Non ha rubato nulla in casa, risulta una semplice aggressione senza movente, fine a se stessa».