Jesi-Fabriano

“Due non è pari”: l’opera dello jesino Elio Urbani debutta a Roma

Lo spettacolo, per la regia di Massimo Milazzo, con Claudio e Stefano Scaramuzzino e Claudio Gnomus, è in questi giorni nella capitale. Presto un tour nei teatri italiani. «Scrivere mi emoziona. Per me è una passione infinita», dice l'autore

Foto di scena Loredana Pensa

JESI – Un debutto coi fiocchi quello dell’altra sera al cineteatro L’Aura di Roma per “Due non è pari” opera scritta dallo jesino Elio Urbani per la regia di Massimo Milazzo, con Claudio e Stefano Scaramuzzino e Claudio Gnomus.

Una prima nazionale che andrà in scena nello spazio culturale romano fino a domenica prossima, 11 novembre, e che poi sarà in tour in vari teatri italiani. Jesino doc, Elio Urbani ha curato la sceneggiatura dello spettacolo: ha iniziato a scrivere sceneggiature per hobby sino ad arrivare a coronare il suo sogno di veder mettere in scena una sua opera.

Qual è la storia di questo spettacolo?
«È la storia di due fratelli che non vanno mai d’accordo – racconta Urbani – Per questo si fanno vedere da uno strizzacervelli che il realtà è la loro coscienza: saranno ipnotizzati e verranno portati nel passato e nel futuro. Solo allora, una volta diventati anziani, capiranno che hanno trascorso la vita a litigare sprecandola».

Curioso il titolo della piece…
«Uno e uno, i due fratelli, sono diversi tra loro, sono quelli che litigano, quindi insieme non possono fare due. Due come un numero pari, due che si forma da due uno, due esseri unici che non saranno mai uguali e per questo meravigliosamente speciali».

È il primo testo che scrive per il teatro?
«No, ma è il primo che siamo riusciti a mettere in scena con una compagnia di attori. La scrittura la ho nel dna: ho iniziato quando avevo 16 anni con i primi racconti per il teatro. Una passione e un divertimento che ho approfondito con il tempo perché le situazioni della vita mi hanno portato a fare altro, lasciando latente questa inclinazione. Parlando con il mio amico Andrea Rosati ho trovato modo di rimettermi in gioco. In passato avevo delle attività commerciali ma con la crisi economica ho detto basta».

Progetti futuri?
«Ho delle commedie in programma per il prossimo anno, stiamo pensando di coinvolgere anche nuovi attori. Stiamo lavorando anche per portare a Jesi lo spettacolo. E poi un film».

Elio, cosa prova quando scrive?
«Mi emoziono, e se accade vuol dire che il racconto va bene. Per me è una passione infinita».