JESI – Ventimila euro. È il costo annuo del consiglio comunale ipotizzato per il 2022, vale a dire l’ammontare ipotetico dei gettoni di presenza pagati agli esponenti di maggioranza e opposizione. Nessuno, infatti, fra gli esponenti di maggioranza e opposizione, riceve un compenso mensile, ma solo una trentina di euro, all’incirca, se partecipano alle sedute consiliari e alle commissioni. È la passione per la politica, insomma, a fare la differenza, più che il tornaconto personale.
I soli a ricevere un emolumento mensile sono sindaco, assessori e presidente dell’aula consiliare. Per quanto riguarda gli esponenti di giunta e il coordinatore politico dell’aula, si va dai 600 ai 1000 euro al mese a seconda se si è o meno in aspettativa dal lavoro dipendente, o se si è un libero professionista. Poco meno di 2000 mila euro mensili il compenso che spetta al sindaco di una città di 40 mila abitanti, le cui responsabilità sono innumerevoli.
«Nell’ultimo intero anno della consiliatura, i risultati confermano la proficua attività del Consiglio comunale, oltre che della Giunta, sempre con il fattivo apporto dei consiglieri di maggioranza e minoranza il cui alto tasso di presenza, peraltro confermato anche nel 2021, seppure purtroppo caratterizzato da uno svolgimento prevalente dell’attività mediante utilizzo di piattaforme telematiche, testimonia un impegno costante, proficuo e sempre apprezzabile». Queste le parole del presidente del Consiglio comunale Daniele Massaccesi nel commentare l’attività 2021 dell’istituzione cittadina.
I numeri: 14 le sedute di Consiglio, con 232 delibere discusse, tra cui 25 interpellanze, 36 interrogazioni, 26 mozioni e 5 ordini del giorno. Le riunioni delle tre Commissioni Consiliari permanenti sono state 39; 13 quelle della Conferenza dei Capigruppo. Vi è poi da aggiungere che le sedute di Giunta Comunale, nel 2021, sono state 71, con 351 delibere approvate.