FABRIANO – Ariston Group, multinazionale di Fabriano tra i leader mondiali nel comfort termico sostenibile, archivia il 2023 con utile netto di 191 milioni di euro (in crescita del 36,3% rispetto al 2022) e ricavi netti che salgono a 3.092 milioni di euro (+30%). Il free cash flow è a 112 milioni di euro, contro 32 milioni di euro nel 2022. L’ebit adjusted è di 314 milioni di euro, in crescita del 41,2% rispetto al 2022. L’indebitamento è di 611 milioni di euro a fine anno, a seguito dell’uscita di cassa per l’acquisizione di Wolf & Brink, il pagamento dei dividendi e il riacquisto di azioni proprie. La proposta di dividendo è di 17 centesimi di euro per azione, (+31% rispetto all’anno precedente e pari a un pay-out del 33% sull’utile netto).
«Dalla quotazione nel novembre 2021, Ariston ha quasi raddoppiato sia il fatturato netto che il risultato operativo adjusted. La nostra vision di ‘Comfort Sostenibile per Tutti’ continua a guidarci nel lavorare incessantemente per sostenere la crescita organica, e continuare ad esplorare opportunità di m&a strategicamente opportune, forti di un track record distintivo e con l’obiettivo di rendere il nostro gruppo una casa dove aziende di successo possano svilupparsi ulteriormente», commenta il presidente esecutivo, Paolo Merloni. Per Maurizio Brusadelli, CEO, «il 2023 è stato un anno molto positivo per Ariston Group. La Germania, ora il nostro mercato più grande, che vale circa il 25% del nostro fatturato netto, ha guidato la nostra performance. Abbiamo ottenuto una solida profittabilità, beneficiando dell’effetto scala e delle sinergie generate dall’acquisizione di Wolf-Brink. Nonostante i segnali di una persistente volatilità dei mercati europei, specialmente nella prima metà del 2024, sono convinto che ci aspetta, nel medio termine, un entusiasmante percorso di crescita. Grazie alla passione, all’impegno, al know-how e ai forti valori delle nostre persone, giocheremo un ruolo di primo piano nella transizione tecnologica ed energetica, creando valore per i nostri azionisti».
Ariston Group, nuova acquisizione in Egitto
Ariston Group annuncia di aver concluso l’accordo per l’acquisizione di un sito produttivo situato nel parco industriale della municipalità del 6 ottobre, vicino al Cairo, in Egitto, da Universal Group, storica azienda manifatturiera egiziana fondata da Youssri Kotb. Con una superficie totale di 40.000 metri quadrati e circa 350 persone, il nuovo sito, da subito operativo, ospiterà la produzione di una gamma di soluzioni per il riscaldamento dell’acqua sanitaria sviluppate per servire le esigenze dei diversi mercati africani e mediorientali. Ariston e Universal hanno stipulato accordi di fornitura. «Con questo investimento, il Gruppo rafforza il proprio ruolo nel panorama mondiale del settore dell’acqua calda sanitaria, un business in continua espansione e nel quale il marchio Ariston è tra gli attori di riferimento. La decisione di investire in Egitto, un paese con una tradizione manifatturiera importante, è in linea con la strategia del Gruppo di ottimizzare efficienza e velocità nella supply chain, servendo i mercati locali attraverso una rete di siti produttivi distribuiti nelle diverse aree geografiche e gestiti centralmente, per aumentare la resilienza dell’infrastruttura industriale, favorire l’efficacia e massimizzare l’impatto su costo e logistica», fanno sapere dalla multinazionale di Fabriano.