FABRIANO – Formazione continua on the job, formazione in aula, intervento dei Centri per l’impiego, questi i pilastri sui quali dovrebbe fondarsi la riqualificazione dei lavoratori ex Giano, azienda del Gruppo Fedrigoni attiva nel ramo della produzione di carta per ufficio, con sede a Fabriano. Ma i rappresentanti dei sindacati di categoria non sono del tutto soddisfatti, tanto da richiedere un ulteriore incontro in presenza a Fabriano per comprendere nel merito il progetto di formazione. Questo quanto scaturito dal summit, in modalità online, che si è svolto questa mattina, 28 gennaio, tra i segretari regionali dei sindacati di categoria, i rappresentanti della Regione Marche e della Fedrigoni.
La proposta
Per quel che riguarda i lavoratori ricollocati, questi usufruiranno di una formazione direttamente sul posto di lavoro, andando in affiancamento per apprendere competenze chiave prima dell’avvio delle nuove produzioni o semplicemente per imparare un lavoro mai fatto prima. Per coloro, invece, che saranno in cassa integrazione, i sindacati hanno proposto due piani formativi distinti e separati. «In questo caso, però, l’azienda dovrebbe assumersi il 50% delle spese necessarie a sostenere i corsi», afferma Valerio Monti, segretario regionale Uilcom Marche.
Sempre per quest’ultimi dipendenti ex Giano, saranno contattati per partecipare a corsi gratuiti e per esplorare ulteriori opportunità lavorative. Prima che l’incontro odierno si concludesse, è emersa contrarietà da parte sindacale «poiché, secondo noi, gli accordi inizialmente presi al ministero delle Imprese e del Made in Italy per i lavoratori in Cigs non prevedevano tali modalità. Abbiamo così richiesto all’azienda un incontro in presenza a Fabriano per affrontare ulteriormente queste dinamiche e per conoscere nei dettagli il piano formativo che ancora non ci è stato presentato e che dovremo sottoscrivere prima di essere inviato alla Regione Marche», conclude Monti.