Jesi-Fabriano

Fedrigoni: accordo con Poligrafico dello Stato, ma rimangono difficoltà di produzione per la società Giano 1264

Incontri con luci ed ombre, ma nel complesso giudicato costruttivo, tra i vertici del Gruppo e le rappresentanze sindacali che aveva come oggetto il futuro dei due stabilimenti a Fabriano e Rocchetta

Lo stabilimento di Rocchetta di Fabriano
Lo stabilimento di Rocchetta di Fabriano del Gruppo Fedrigoni

FABRIANO – Incontri con luci ed ombre, ma nel complesso giudicato costruttivo, tra i vertici della Fedrigoni e le rappresentanze sindacali che aveva come oggetto il futuro dei due stabilimenti a Fabriano e Rocchetta. L’incontro si è praticamente diviso in due macro-argomenti spostando prima l’attenzione sul reparto MT “macchine in tondo” e successivamente sulla produzione della carta da ufficio che da qualche mese fa capo alla società Giano 1264 che comprende la macchina principale e più grande del gruppo la F3 di Fabriano e tutto lo stabilimento di Rocchetta. «Quest’ultima, dopo essere stata delimitata e messa sul mercato, cercando una partnership con qualche altra società o con un distributore del settore, risultata essere d’interesse di più società e stanno continuando le visite che potrebbero vedere a stretto giro l’ingresso di qualcun altro, oltre al gruppo Bain Capitale Bc Partners. Con la speranza che tutto questo possa portare, oltre a mantenere gli attuali perimetri occupazionali ed economici, a degli investimenti mirati e a quella ricerca e sviluppo che riteniamo fondamentale per continuare a sopravvivere in un mondo del lavoro che cambia e si evolve sempre più rapidamente», si legge in una nota a firma delle Rsu della Uilcom.

Le comunicazioni

Per quello che riguarda il reparto MT è stato da poco siglato un importante accordo con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato «che ci fa guadagnare su questi impianti rispetto al 2023 circa 700 tonnellate che equivalgono all’incirca a quasi 5 mesi di produzione». Dalla Fedrigoni, inoltre, si sono esposti molti progetti di sviluppo che riguardano quell’area, dalle tipologie di carte totalmente nuove a quelle da sviluppare ulteriormente che già si producono, sempre aumentando i budget produttivi del 2024. Si prevede con un budget complessivo di circa 1.100 tonnellate per il 2024, sempre che saranno mantenuti i numeri, la turnazione a 3 turni per 5 giorni a settimana per tutto il personale del reparto MT.

Il secondo tema affrontato, sicuramente più complesso e delicato è stato quello relativo alla produzione della carta da ufficio “Giano 1264 spa” che vede calare la richiesta di questa tipologia di prodotto nei mercati europei e non solo, con un trend molto negativo rispetto agli anni precedenti: -23,8% rispetto al 2022 nel mercato Europa/Africa, che si traduce per la Fedrigoni in un -16,3%. Per il 2024 si prevedono 325 mila tons 10 mila più del 2023, per un calendario lavoro ad oggi di circa 309 giorni, con la speranza che possa ulteriormente aumentare durante il corso dell’anno. Non mancano le spine, a partire da un ulteriore periodo di cassa integrazione guadagni ordinaria nella prima parte di novembre ed una presunta maxi fermata di fine anno che potrebbe andare dalla prima metà del mese di dicembre fino a dopo l’Epifania del mese di gennaio 2024. «Sono state davvero molte le domande fatte all’azienda che con molta trasparenza ed in maniera direi ottimistica ci dichiara che superato questo anno che è stato oggettivamente molto difficile per tante situazioni e per praticamente tutte le aziende che navigano nel nostro settore, si prevede una situazione abbastanza stabile per l’anno che verrà», confermano dalla Uilcom. Ultimo punto toccato è stato quello relativo al reparto denominato E-close, nello specifico delle macchine denominate “termo formatrici” e del nuovo reparto che Fedrigoni ha voluto oramai da circa un anno e mezzo istallare con cinque macchine nello stabilimento di Fabriano, dando lavoro oggi a circa una trentina di ragazzi che per la maggior parte sono in somministrazione, «ma che l’azienda su nostra specifica domanda e continua richiesta, provvederà progressivamente a stabilizzare qualche unità alla volta, mercato permettendo, già dai primi mesi del 2024».