Jesi-Fabriano

Vertenza Beko: intesa di massima raggiunta. A Fabriano esuberi fino a un massimo di 257

Non ci sarà alcun licenziamento unilaterale, ma le uscite degli esuberi individuati avverranno solo dietro incentivi, con questi che possono arrivare fino a 90mila euro a seconda dell’età anagrafica dei lavoratori che ne vorranno usufruire

Tavolo Beko al Mimit
Tavolo Beko al Mimit

FABRIANO – Spazi di contrattazione terminati e testo di un potenziale accordo individuato tra sindacati e Beko alle 2:30 di questa mattina, dopo una riunione fiume del tavolo aperto al ministero delle Imprese e del Made in Italy andato avanti ad oltranza dalle 15:30 di ieri, con alcune interruzioni per valutare proposte e controproposte delle parti. Ma alla fine, un testo condiviso sembra essere vicino e, a seguito di assemblee con i lavoratori e il relativo referendum, tutto dovrebbe essere pronto per arrivare alla firma ufficiale di un’intesa nella riunione del 14 aprile prossimo al Mimit.

La bozza

Non ci sarà alcun licenziamento unilaterale, ma le uscite degli esuberi individuati avverranno solo dietro incentivi, con questi che possono arrivare fino a 90mila euro a seconda dell’età anagrafica dei lavoratori che ne vorranno usufruire. L’accordo sarebbe anche accompagnato dall’utilizzo del contratto di solidarietà dal momento della sottoscrizione al 31 dicembre 2027. Quindi, come chiedevano i sindacati, saranno utilizzati solo strumenti conservativi come ammortizzatori sociali. Infatti, ci saranno anche percorsi di pre-pensionamenti per un massimo di 4 anni.

Per quel che riguarda nello specifico le Marche, a Fabriano gli esuberi si attesterebbero fino a un numero massimo di 193 unità tra staff, impiegati, quadri, dirigenti e il centro Sviluppo e Ricerca che sarebbero gestiti con gli strumenti classici (uscite incentivate e contratti di solidarietà). A questi si sommano i 64 esuberi (sempre fino a un numero massimo) tra gli operai dello stabilimento di Melano che resta il polo di produzione dei piani cottura per tutta la regione Emea e dove saranno effettuati nei prossimi 3 anni oltre 60 milioni di euro di investimenti. Ora non resta che attendere le assemblee che i rappresentanti di Fim-Fiom-Uilm-Uglm effettueranno nei vari territori, a Fabriano sono previste per venerdì 11 aprile, e subito dopo il referendum tra tutti i lavoratori per conferire mandato alle parti sociali per siglare l’accordo.