CERRETO D’ESI – Nove uscite volontarie dallo stabilimento di Cerreto D’Esi della Electrolux rispetto ai 23 esuberi individuati: nello specifico 5 impiegati e 4 operai hanno deciso di usufruire di questa opportunità. Questa la fotografia a due mesi dall’avvio dei contratti di solidarietà nel sito cerretese, partiti ufficialmente il 21 ottobre 2024, in virtù dell’accordo sottoscritto con i sindacati di categoria e le Rsu. Coinvolti 106 lavoratori su circa 185 dipendenti complessivi. Per un anno, le tute blu oggetto dell’ammortizzatore sociale, lavoreranno 6 ore giornaliere per turno, invece delle attuali 8 ore. Ovviamente, ci sarà un taglio dello stipendio, nonostante l’integrazione statale. Il tutto per evitare i licenziamenti, per l’appunto, di 23 lavoratori. Per quel che riguarda le previsioni di produzione, al momento è confermato quanto dichiarato dalla Electrolux a fine dello scorso anno, vale a dire 80mila pezzi annui, in calo rispetto al 2024. Lo scorso anno, infatti, si era partiti con una produzione che avrebbe dovuto arrivare a produrre cappe di alta gamma in numero di circa 115.000, salvo poi però arrivare a una produzione reale di circa 83.000 pezzi.
La dichiarazione
«Nel corso di quest’anno non è prevista alcuna ripresa strutturale dei mercati. Per questo motivo il ricorso al Contratto di solidarietà costituisce un elemento importante per la salvaguardia del sito, fermo restando che stiamo vigilando affinché il lavoro sia equamente distribuito tra tutte le persone, senza che ci sia alcuna forzatura nei confronti delle persone, come nell’implementazione delle riduzioni di costi che l’Electrolux ha dichiarato di dover effettuare», evidenzia Pierpaolo Pullini, componente della segreteria provinciale della Fiom, nonché responsabile del distretto produttivo di Fabriano. Adesso risulta fondamentale «che l’azienda mantenga gli impegni degli investimenti per rilanciare la fabbrica di Cerreto D’Esi: 2,4 milioni di euro, soprattutto in nuovi prodotti come da strategia aziendale, per poter garantire di essere in grado di conquistare quote di mercato e clienti, sia in questo momento di contrazione che nella fase in cui ci sarà una ripresa delle vendite», conclude Pullini.