FABRIANO – Electrolux e Fedrigoni. Le due nuove vertenze del comprensorio di Fabriano che stanno generando ansia e preoccupazione a più livelli. Accordo sindacati-multinazionale svedese per l’utilizzo dei contratti di solidarietà in molti siti italiani, tra i quali Cerreto D’Esi, dove si producono cappe di alta gamma. Per Fedrigoni, due date importanti: 24 ottobre e 4 novembre, per conoscere i nuovi sviluppi che coinvolgono almeno 195 dipendenti, tra diretti e somministrati, senza contare i circa 50 dell’indotto.
Electrolux
Da lunedì 21 ottobre partiranno i contratti di solidarietà nel sito di Cerreto D’Esi. Coinvolti 106 lavoratori su circa 185 dipendenti complessivi. Per un anno, le tute blu oggetto dell’ammortizzatore sociale, lavoreranno 6 ore giornaliere per turno, invece delle attuali 8 ore. Ovviamente, ci sarà un taglio del 25% dello stipendio, nonostante l’integrazione statale. «È un accordo sicuramente importante in quanto il calo di lavoro del mercato dell’elettrodomestico rischia di generare un esubero di 18 persone nello stabilimento di Cerreto D’Esi», commenta Pierpaolo Pullini, componente della segreteria provinciale della Fiom, nonché responsabile per il distretto economico-produttivo di Fabriano. «L’attivazione del contratto di solidarietà, con la riduzione oraria giornaliera dell’orario di lavoro, permette di assorbire questo esubero e l’ammortizzatore sociale sarà equamente spalmato tra le persone. Adesso risulta fondamentale che l’azienda mantenga gli impegni degli investimenti per rilanciare la fabbrica di Cerreto D’Esi: 2,4 milioni di euro, soprattutto in nuovi prodotti come da strategia aziendale, per poter garantire di essere in grado di conquistare quote di mercato e clienti, sia in questo momento di contrazione che nella fase in cui ci sarà una ripresa delle vendite», conclude Pullini.
Fedrigoni
Sul fronte della vertenza Fedrigoni, invece, la novità più significativa è rappresentata dalla data di convocazione dell’incontro di aggiornamento su Giano srl – la società del Gruppo per la produzione di carte d’ufficio e che sarà chiusa dal 31 dicembre prossimo provocando 195 esuberi concentrati negli stabilimenti di Fabriano e a Rocchetta – al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, fissato per lunedì 4 novembre, alle ore 17. Come richiesto dalla Regione Marche, tramite l’assessore Stefano Aguzzi, e dai sindacati, l’incontro potrebbe imprimere una svolta in questa vertenza. Prima, però, c’è un’altra data dirimente ed è quella del 24 ottobre, quando a Fabriano torneranno a confrontarsi i vertici del Gruppo Fedrigoni e i rappresentanti dei sindacati di categoria. Un nuovo summit incentrato su come limitare al massimo l’impatto occupazionale derivante dalla decisione aziendale.