Jesi-Fabriano

Jesi al voto: Cercaci, Fiordelmondo, Grassetti e Marasca scaldano i motori della campagna elettorale

Città alle urne il 12 giugno prossimo (eventuale ballottaggio il 26) per l’elezione di nuovi sindaco e Consiglio comunale. Candidati in corsa fra tour nei quartieri, sanità, Amazon, giovani e movida, cultura, lavori pubblici

Il Comune di Jesi

JESI – Jesi al voto il 12 giugno prossimo (eventuale ballottaggio il 26) per l’elezione di nuovo sindaco e Consiglio comunale. I candidati in corsa – 4 al momento – scaldano i motori delle rispettive campagne elettorali.

Jesi al voto, Marco Cercaci (Italexit – Popolo della Famiglia)

«Jesi è divenuta anonima e invece deve tornare ad essere punto di riferimento del territorio. Bisogna puntare su progetti concreti, realizzabili e chiari: il turismo e la cultura, ad esempio, possono essere volano di crescita della città e di sviluppo anche commerciale ed economico. Jesi può essere un polo dove divenga protagonista il cinema con una scuola di cinema e di audiovisivi soprattutto per valorizzare un centro storico che ora è abbandonato a se stesso e all’impegno e all’intraprendenza dei singoli esercenti.

Da sinistra Cesare Santinelli, Marco Cercaci, Massimo Gianangeli, Valerio Medici e Fabio Sebastianelli

Occorre dare una sferzata in modo che il centro storico diventi fruibile dagli jesini e dai turisti. Sotto al municipio c’è una Rocca del 1400 e mi chiedo, ad esempio, perché non si riporti alla luce: sarebbe un altro motivo per rilanciare la città e il turismo e veicolare a Jesi tanta gente, molti appassionati di arte e di storia. E poi come non pensare all’ospedale Carlo Urbani? Come si fa a non capire che bisogna investire tutte le energie possibili per rendere un punto di riferimento di eccellenza? Ho presente un articolo giornalistico del 2015 dove si denunciava la carenza di personale e la poca efficienza del pronto soccorso, con attese di 12 ore: dopo 7 anni la situazione è la stessa, anzi forse è peggiorata! Non è stato fatto nulla. Il sindaco deve pensare ai propri cittadini, deve ascoltare la gente per individuare i problemi e risolverli coinvolgendo i dirigenti comunali. E poi il rilancio non solo culturale ma anche commerciale del centro storico: contestiamo le multinazionali perché vogliono le grandi catene e causano la chiusura dei piccoli esercizi che invece caratterizzano la città. Un sindaco deve difendere le peculiarità del suo territorio. Jesi deve tornare ad essere la piccola Milano delle Marche». 

Il centrosinistra candida Lorenzo Fiordelmondo a sindaco di Jesi

Jesi al voto, Lorenzo Fiordelmondo (“Jesi Futura”: Pd, Jesi in Comune, Repubblicani Europei, M5S, SI, Europa Verde, Art. 1, Con senso civico, Fare cultura/e)

«Il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del territorio. Nel caso sarò eletto non nominerò un assessore alla Sanità ma darò seguito a questa responsabilità mantenendo un rapporto diretto con gli operatori della sanità e istituendo un tavolo permanente che offra una lettura puntuale delle necessità del servizio sanitario. Capace di sostenere un contraddittorio, se necessario, anche coi vertici regionali. La Fabbrica del Programma si è arricchita del contributo di tanti cittadini e cittadine. Dagli incontri in tutti i quartieri, alle passeggiate di “Strada per strada”, abbiamo raccolto la loro disponibilità ad aiutarci nel governo della nostra città. Questo legame non si interromperà, anzi si rafforzerà. L’ufficio del sindaco si sposterà periodicamente dentro ai quartieri. Qui continueremo a organizzare incontri ed appuntamenti, insieme alla Giunta. Per ogni anno del mandato ripeterò anche le passeggiate affinché sindaco e cittadini continuino ad osservare insieme la città. Intendo attivare tavoli di lavoro, ai quali parteciperò, per confrontarci continuamente sui temi centrali dell’agenda: il confronto con le altre realtà della Vallesina per la costituzione di un sistema urbano diffuso, la sanità, le rappresentanze sociali e datoriali del mondo del lavoro, la cultura, lo sport. Ho lanciato l’idea di un “sindaco della notte”, già utilizzata in molte città italiane e europee. Una figura di mediazione, delegata a un consigliere giovane, che raccolga le esigenze di residenti, giovani, esercenti e di chi di notte lavora, proponendo buone pratiche e affiancando Sindaco e Giunta nella progettazione di soluzioni innovative. A proposito di giovani: da molti è arrivata la richiesta di uno skate park, che accolgo favorevolmente».

Da sinistra Chiara Cercaci, Carlo Ciccioli, Federica Dary, Antonio Grassetti candidato sindaco, Stefano Benvenuti Gostoli e Marco Ausili

Jesi al voto, Antonio Grassetti (Fratelli d’Italia)

«In campagna elettorale la fantasia fa mille giri, una vera e propria gara a chi le studia più originali e innovative. Si passeggia per i quartieri e promette di continuare dopo l’elezione, fino a “tavoli di lavoro” sul posto. Sembra che ci sarà perfino uno sdoppiamento della figura del sindaco, che di giorno passeggia per i quartieri e di notte (delegando un’altra persona che evidentemente di giorno dorme) si aggira per la città. Non c’è dubbio: il concorso di idee e lo sforzo di fantasia è affascinante. Capisco l’entusiasmo giovanile dei miei colleghi candidati ma desidero ricordare loro che immaginazione e trovate propagandistiche non devono far dimenticare l’obiettivo più importante, la politica. Staremo ben concentrati a studiare percorsi per lo sviluppo economico e sociale della città. A breve termine, la prima e imprescindibile meta sarà la concreta realizzazione del polo Amazon, che garantirà oltre ai mille nuovi posti di lavoro, la creazione di un rilevante indotto economico. Jesi non potrà essere sottovalutata dal governo regionale, perché non sia tentato di favorire aree che potrebbe ritenere politicamente più connesse. Saremo incessantemente vigili e pressanti, almeno fino a che non vedremo sorgere le strutture dei capannoni! Abbiamo al centro del mirino la crescita delle condizioni economiche del territorio. Questo, oltre agli scontati benefici per le tasche dei cittadini, faciliterà il nostro impegno prioritario a favore della famiglia. È nostra forte e categorica volontà favorirne le condizioni economiche e sociali perché questi nuclei fondamentali crescano di numero e condizioni di vivibilità, fruendo delle strutture pubbliche occorrenti». Oggi 20 aprile alle 18,45 l’inaugurazione della sede della campagna elettorale di Grassetti, in via Cavour.

La presentazione della candidatura a sindaco di Matteo Marasca

Jesi al voto, Matteo Marasca (liste civiche della attuale maggioranza, Riformisti per Jesi)

«Ho già comunicato pubblicamente che, da sindaco, mi occuperò direttamente dei lavori pubblici, anche e soprattutto per monitorare lo stato di attuazione delle opere, raccogliere segnalazioni direttamente dai residenti. Garantisco fin da ora il mio impegno massimo sulle manutenzioni e sul decoro, intervenendo dove ancora non si è potuto. Ogni rione è un tassello fondamentale della città che vogliamo costruire. Vogliamo che Jesi faccia un passo in avanti e non ritorni indietro di dieci anni, all’immobilismo in cui l’avevano relegata le coalizioni articolate e contraddittorie dei partiti, conflittuali e incapaci di decidere e assumersi le responsabilità nell’interesse generale. Capiamo la delusione di coloro che, iscritti ai partiti, avrebbero voluto essere candidati nelle nostre liste, condividendo il lavoro fatto, ma il nostro scopo era e rimane salvaguardare un progetto civico vero, senza partiti, né correnti, né segreterie regionali e provinciali a orientare le scelte da prendere qui e per Jesi. Non siamo noi, infatti, a nascondere dietro simboli, polemiche sterili o loghi di partito, la totale assenza di programmi e idee per governare Jesi. Preferiamo la serietà. Proseguire un programma di cose realizzabili per la città, resistendo agli appetiti di potere dei partiti, che rispondono spesso a logiche lontane dal nostro territorio. È pronta ormai la bozza di programma che stiamo discutendo con i cittadini e che andremo ad integrare al termine del viaggio nei quartieri. In caso di vittoria intendiamo organizzare, nell’ambito di un programma annuale e strutturato di eventi, un Festival della Musica nei quartieri e nei parchi della città, coinvolgendo le associazioni, gli operatori commerciali e, ovviamente, i gruppi locali, impegnati nei vari generi musicali».