JESI – Lenzuola, coperte, federe, cuscini, lavaggio, telefoni cellulari, facchinaggio, personale dipendente da impiegare in ore di straordinario. Alla fine il conto potrebbe arrivare a 42 mila euro e rotti.
No, non stiamo parlando di un struttura ricettiva con camere per gli ospiti, più semplicemente delle prossime elezioni politiche di domenica 4 marzo.
Sì, perché c’è tutto un mondo parallelo che ruota intorno all’esercizio democratico del voto, che ha i suoi costi, e anche le casse comunali debbono fare la loro parte “per fronteggiare acquisti e prestazioni di servizio necessarie al corretto espletamento delle consultazioni elettorali politiche”.
E quindi via all’acquisto di lenzuola e federe monouso, 30 cuscini, lavaggio delle coperte per le brandine necessarie ai militari e alle forze di polizia che presidiano i seggi elettorali cittadini allestiti presso gli istituti scolastici. E occorre anche il noleggio di cinque cellulari e un servizio di facchinaggio “utile a integrare il personale in organico” per la preparazione e la sistemazione di attrezzature e materiali che serviranno per l’allestimento.
I costi con Iva compresa? Presto detto: lenzuola e federe monouso 124,44 euro (dalla Medical Sud Srl); per i 30 cuscini 107,97 euro (dalla Sebakart); lavaggio delle coperte 263,52 euro (lavanderia Cardelli); noleggio telefoni cellulari 475 euro (dalla Elettroqualità).
Per la Cooperativa Cisa che si occuperà del servizio facchinaggio, 1.261,48 euro. Tra tutto poco più di 2 mila euro.
Il personale dipendente da impiegare: ai fini del lavoro straordinario il periodo elettorale (legge di stabilità 2014) inizia il 55mo giorno antecedente la data delle consultazioni elettorali – quindi l’8 gennaio 2018 – per terminare il 9 marzo, vale a dire il quinto giorno successivo al giorno delle consultazioni stesse.
L’impegno di spesa? 40 mila euro. Una previsione massima a copertura dei suddetti straordinari del personale comunale dipendente che deve essere presente in ognuna delle sezioni elettorali, 40 più 3 speciali. Quindi una cinquantina persone alle quali, tra l’altro, è demandato il compito di comunicare i dati dell’affluenza, quelli relativi alle schede timbrate, di consegnare materiale, di raccogliere i risultati seggio per seggio.
Jesi, inoltre, è capofila del mandamento elettorale e coordina le operazioni di voto anche dei Comuni – più o meno quelli della Vallesina – che ne fanno parte.