JESI – L’estate sta arrivando, ma non il cartellone degli eventi. L’amministrazione non ha ancora formalizzato il programma delle iniziative da giugno a settembre. E Jesi in Comune va all’attacco.
«Anche quest’anno a Jesi non è estate – tuona il movimento di minoranza -. Lunedì 21 giugno inizia l’estate. Oramai abituati (ma non rassegnati) al nulla proposto in questi anni dalla nostra Amministrazione, attendiamo anche quest’anno il programma di JesiEstate con scarsa fiducia. Programma che come al solito non arriverà, o arriverà a estate inoltrata, e/o ci si risponderà come sempre, piccati, che ci si sta lavorando, non si vede?!? Quasi ovunque nel Paese e nella Regione, nelle città e nei piccoli paesini, è un pullulare di festival di cinema, musica, teatro, economia, filosofia, letteratura, scienza, ambiente e sostenibilità. Incontri per grandi e piccoli, per i cittadini residenti, per i turisti e per chi vive nelle aree limitrofe e voglia trascorrere qualche ora di arricchimento e svago. Sono tanti e se ne sta dando notizia in tutti i mezzi di informazione, in particolare come segnale di ripartenza dopo la brusca frenata determinata dalla pandemia. Qualcuno addirittura lamenta che siano troppi e che non si riesce a star dietro a tutto, ma non è certo il caso di Jesi e della sua autodefinitasi «Amministrazione del fare»… purtroppo a meno!».
Questa città e la sua comunità, evidenzia ancora Jesi in Comune, «hanno perso proprio il fare comunità: un esempio tra tanti il cinema all’aperto, che non era (solo) il gustarsi un buon film all’aria aperta, era anche incontro, socialità, arricchimento, momento di dibattito… in una parola l’essere comunità. Essere comunità è un valore assolutamente irrinunciabile. E lo è ancor più in un momento storico in cui, oltre ai rischi per la salute, è proprio venuto meno il nostro essere sociale, lo stare insieme, l’arricchimento che sta dietro alla vita di comunità. Ecco perché ancor più del passato, quest’anno sarebbe stato importante offrire delle occasioni per stare insieme ricevendo stimoli culturali di ogni tipo, dalle cosiddette culture “alte” a quelle considerate più “basse” ma non meno importanti. E invece nulla, come al solito in questi ultimi anni. Ci si dovrà recare negli altri comuni per qualsiasi cosa esuli un aperitivo, che ci sta tutto, ma magari qualche volta accompagnato da un film, un dibattito, un concerto e così via non sarebbe male. Quest’estate, però, in fin dei conti un momento di socialità lo avremo: potremo assistere, come i celebri umarell, ai lavori nei tanti cantieri aperti in città!».