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Fabriano, accordo Fedrigoni-Jurgensen: si procede col passo indietro ma ci vorrà tempo

L'azienda: «Nel rispetto del dialogo costruttivo instaurato con la Regione, il Ministero e le parti sociali, siamo disposti a fare un passo indietro ma per il territorio questa non è una vittoria, bensì una sconfitta». La replica della sindaca Ghergo

La sede di Verona del Gruppo Fedrigoni
La sede di Verona del Gruppo Fedrigoni

FABRIANO – «Prendiamo atto con rammarico dell’impossibilità di procedere con l’accordo di licenza d’uso del marchio Fabriano per la carta da fotocopie stretto con Paperfast, distributore italiano del Gruppo Jacob Jürgensen, vista la posizione assunta da diversi stakeholder coinvolti. Nel rispetto del dialogo costruttivo instaurato con la Regione Marche, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e le parti sociali, siamo disposti a fare un passo indietro, ma per il territorio questa non è una vittoria bensì una sconfitta. In un contesto di mercato di estrema volatilità, l’accordo avrebbe avuto un impatto positivo sia in termini di volumi generati per il resto del business Fabriano, sia sul piano dell’occupazione nelle Marche, sia sul fronte della protezione del marchio per il futuro. Siamo molto dispiaciuti di non poter portare avanti l’accordo con Jacob Jürgensen: la risoluzione della collaborazione richiederà – evidentemente – qualche settimana, data la complessa macchina produttiva e distributiva messa in moto. Ci scusiamo inoltre con i clienti che contavano su quest’operazione e che ora si rivolgeranno ad altri fornitori di carta fuori dalla Regione e, magari, dal Paese». Il gruppo Fedrigoni ufficializza la “disponibilità” a fare un passo indietro rispetto all’accordo di licenza d’uso del marchio Carta Fabriano dichiarata durante l’incontro in videoconferenza con l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi. Ma non può non evidenziare il “rammarico” su tutta la vicenda.

La dichiarazione

«In merito alle dichiarazioni di illegittimità dell’accordo di licenza, ribadiamo che Fabriano è un marchio registrato fin dagli anni ’50 dalle Cartiere Miliani (oggi fuse in Fedrigoni) e convalidato negli anni con prove d’uso originate secoli prima della registrazione stessa. Inoltre, a differenza di noti marchi di origine geografica o marchi collettivi italiani, le caratteristiche dei prodotti Fabriano non derivano da fattori territoriali non replicabili, bensì dal processo produttivo, dalle competenze individuali e dalle garanzie qualitative, che Fedrigoni ha sempre valorizzato e su cui avrebbe vigilato con rigore nella collaborazione con Jacob Jürgensen. L’utilizzo del marchio Fabriano non è quindi soggetto ad alcuna limitazione territoriale dal punto di vista produttivo», si specifica. Nè si può parlare di uso ingannevole del marchio, «a tal fine, abbiamo tra l’altro richiesto a Paperfast che sulla confezione delle risme di carta fossero indicati sia il luogo di produzione (“Made in …”) sia la natura della collaborazione tra Paperfast e Fedrigoni».

L’accordo quinquennale con Paperfast, siglato a inizio febbraio, prevedeva l’utilizzo del marchio Fabriano per distribuire in Europa circa 30.000 tonnellate di carta da ufficio, un quinto rispetto alle 140.000 tonnellate prodotte precedentemente nello stabilimento di Fabriano. «I produttori di carta da ufficio selezionati da Jacob Jürgensen hanno una capacità produttiva 5-6 volte superiore a quella di Fedrigoni e quindi hanno un vantaggio competitivo superiore. L’accordo non avrebbe comportato né la delocalizzazione della produzione da parte di Fedrigoni né la vendita del marchio Fabriano a un’azienda tedesca, come riportato erroneamente. In un contesto di forte calo di produzione di carta per fotocopie nel mondo per far fronte al crollo della domanda (-42% di riduzione della capacità produttiva da parte dei principali player internazionali negli ultimi 5 anni) l’operazione è nata per garantire continuità di fornitura ai clienti Fedrigoni, che acquistano i diversi range di carte Fabriano per il disegno artistico e che a fine 2024, alla notizia della chiusura della Società Giano, hanno chiesto una continuità del marchio», si conclude la nota.

Fedrigoni, la sindaca Ghergo

«Apprendiamo dagli organi di stampa – è l’intervento della sindaca di Fabriano Daniela Ghergo – della conferma dell’intenzione di Fedrigoni Spa di recedere dal contratto di licenza per la produzione di carta da ufficio a marchio ‘Fabriano’ stipulato con il gruppo Jacob Jurgensen e Paperfast Srl. Tuttavia, le dichiarazioni di Fedrigoni fanno riferimento ad un recesso che avverrà in un futuro indeterminato e indeterminabile durante il quale la carta a nome ‘Fabriano’ continuerà ad essere prodotta all’estero ingenerando anche un uso ingannevole del marchio».

«Continuiamo a chiederci – prosegue Ghergo – perché una produzione che la società aveva definito come antieconomica, giustificando così gli esuberi di 173 lavoratori, sia stata ora ceduta ad una società straniera che la produce ottenendone profitti e sostenendo anche il costo dell’uso del marchio. Il Comune di Fabriano, in attesa di ricevere la risposta alla diffida legale inviata la scorsa settimana, continuerà a vigilare affinché siano tutelati il nome Fabriano e la reputazione della città, e soprattutto, affinché siano tutelati i lavoratori e i posti di lavoro, rimanendo aperto al dialogo e al confronto, ma non recedendo da una necessaria azione di salvaguardia dell’economia locale, del proprio patrimonio identitario e delle maestranze che hanno reso quel patrimonio noto nel mondo».