Jesi-Fabriano

Fabriano: approvato il Bilancio di previsione, duro scontro tra maggioranza e opposizioni

Scambio di accuse reciproche e i consiglieri di minoranza abbandonano, per protesta, l'aula. Le dichiarazioni dei maggiori protagonisti

Il consiglio comunale di Fabriano (Foto di repertorio)

FABRIANO – Approvato nella seduta consiliare di Fabriano di ieri, 20 dicembre, il bilancio di previsione per il triennio 2024-2026 unitamente alla nota di aggiornamento del Documento unico di programmazione, al piano delle alienazioni, valorizzazioni e acquisizioni, al programma triennale delle opere pubbliche e all’elenco dei lavori pubblici per il 2024, all’invarianza dell’addizionale comunale Irpef e dell’aliquota Imu. Ma le polemiche non mancano tra maggioranza e opposizioni, con scambio di accuse reciproche e i consiglieri di minoranza che hanno abbandonato, per protesta, l’aula.

La Giunta Ghergo

La maggioranza

«È la prima volta che il bilancio di previsione è approvato prima di Natale», si evidenzia dalla maggioranza. «Un’approvazione tra l’altro che avviene in un contesto nazionale di riduzione dei trasferimenti statali e di aumento dei costi di gestione a causa dell’inflazione. In questo quadro non era facile riuscire a garantire i servizi tradizionali e a far fronte alle accresciute esigenze, a fronte della nota rigidità di bilancio. Fondamentale in tal senso è stato il pagamento, avvenuto nel corso del 2023, delle quote sospese dei mutui sisma che ha garantito una serie di spese fisse, oltre a trasporto e mense scolastiche, asili nido e servizi sociali, manutenzioni, rifiuti e sicurezza. Abbiamo lasciato invariate l’Irpef e l’Imu, che molti altri Comuni hanno invece aumentato, limitandoci ad applicare l’adeguamento Istat del 9,8% ai servizi a domanda individuale, per le mense scolastiche le tariffe sono rimaste invariate ad eccezione della fascia Isee superiore a 50.000 euro annui e questo servirà ad allargare la fascia delle famiglie che beneficeranno dell’esenzione, che passerà dai 6.500 euro a 8.000 euro annui», le parole del sindaco, Daniela Ghergo, che evidenzia, nell’ambito delle opere pubbliche, «i lavori avviati o appaltati per circa 12 milioni di euro dall’inizio del mandato e che hanno riguardato scuole, impianti sportivi, strade e opere di messa in sicurezza, mentre altri 24 milioni di opere pubbliche già finanziate sono in fase di lavorazione progettuale per avviarle nel 2024. Tra le opere pubbliche previste ci sono la realizzazione della rotatoria della Pisana, la messa in sicurezza della frana di Moscano, la ricostruzione della scuola Giovanni Paolo II e di quella di Marischio, loculi e cappelline del cimitero di Santa Maria, la sistemazione dei cimiteri delle Cortine, di Melano, San Donato, Cancelli e Poggio San Romualdo, la trasformazione dell’impianto della vecchia piscina in palestra polifunzionale». Anche l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini, si dichiara soddisfatto. «In un contesto di gravi criticità dovute al riemergere della logica dei tagli alle Autonomie locali e all’opera di riorganizzazione interna all’ente che si è resa necessaria, Fabriano sta dimostrando una reattività e resilienza non comuni. Il bilancio che abbiamo approvato è frutto di un lavoro che non si limita al rispetto della normativa e di quanto previsto dalla legge, ma cerca di fare delle scelte per consolidare un cammino virtuoso. In tal senso vanno le scelte sulla valorizzazione del patrimonio, l’adeguamento secondo criteri di equità di tariffe e servizi a domanda individuale, le azioni di recupero fiscale, gli obiettivi di efficientamento energetico, l’investimento sulla progettualità e la ricerca di nuovi fonti finanziarie che ha consentito al Comune di organizzare un parco progetti importante di cui cominciamo a vedere le realizzazioni», ha concluso.

Le opposizioni consiliari di Fabriano

Le opposizioni

Duro l’affondo del consigliere di Fabriano Progressista, Lorenzo Armezzani. «Le minoranze, consapevoli dei limiti e dei vincoli di bilancio, avevano scelto di presentare ordini del giorno su temi cruciali, collegandoli alla deliberazione sul bilancio. Tuttavia, un cieco formalismo ha impedito l’ammissione di tali proposte, privando la minoranza della possibilità di esprimere le proprie opinioni su come impiegare al meglio le limitate risorse disponibili. L’assenza totale di dibattito e la consapevolezza dell’impossibilità di contribuire hanno portato le minoranze ad abbandonare l’aula. La maggioranza accusa la minoranza di chiusura al dialogo: la stessa accusa la minoranza le rispedisce alla maggioranza. Devo dire che ho avvertito una certa fatica dell’attuale maggioranza e lo scaricare continuamente sulle opposizioni ha il fiato corto. Con il secondo bilancio approvato, ci avviciniamo al giro di boa dell’Amministrazione Ghergo e anche per noi che stiamo all’opposizione è tempo di bilanci. In seduta abbiamo rivendicato le nostre battaglie, la nostra ferma opposizione all’operazione Jesi servizi. Continuiamo a sollecitare su scuole, ambiente, territorio e servizi sociali. Sul lavoro siamo tornati a chiedere la convocazione il tavolo territoriale di confronto e di programmazione con le parti sociali. Continueremo a criticare, opporci a proporre, ad ascoltare e a contestare se serve. Siamo soddisfatti di aver incontrato persone, aver ascoltato la gente, aver ideato proposte che se anche bocciati dalla maggioranza, sono progetti e lavori che non saranno persi», ha concluso. Anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Danilo Silvi, attacca la maggioranza che ha approvato il bilancio comunale. «Visto che gli aumenti previsti impatteranno non poco sulla vita della cittadinanza, e nella convinzione che a breve arriverà la decisione della proroga dei mutui non c’era l’urgenza di approvare prima di Natale un bilancio che dovrà prevedere, per forza, nei prossimi mesi, continue variazioni. Come opposizione ci siamo mossi in modo costruttivo. Non abbiamo presentato emendamenti al bilancio, ma volevamo illustrare una serie di ordini del giorno per futuri interventi in caso di disponibilità finanziarie. Tutto ciò c’è stato negato contro gli interessi della città», ha concluso Silvi preannunciando che nel prossimo consiglio comunale, le opposizioni porteranno tutti gli ordini del giorno che erano stati predisposti per la seduta di ieri. Gli ordini del giorno riguardano diversi temi: si va dai corsi salvavita con la Croce Rossa, a un fondo per le scuole, dai giochi per i bambini nelle frazioni, al Loggiato San Francesco con il recupero di alcuni locali. Tra gli ordini del giorno anche il manto dell’Antistadio, i lavori per il rifacimento delle carreggiate in città e nelle frazioni, un piano per il commercio, per attività per contrastare la violenza di genere.

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