FABRIANO – «Accolgo con piacere la decisione di riconsegnare ad Ariston Holding la proprietà e la piena gestione della filiale russa revocando la nazionalizzazione. È un riconoscimento della serietà del Gruppo Ariston guidato da Paolo Merloni e del lavoro che li ha portati ad essere leader del settore nel mondo». Questo il commento del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, alla notizia, dopo 11 mesi della restituzione da parte della Federazione Russa ad Ariston Holding N.V. la proprietà e la piena gestione delle quote della propria controllata russa, Ariston Thermo Rus LLC. In linea con le parole del presidente della multinazionale di Fabriano, Paolo Merloni. «Accogliamo con grande favore la decisione delle autorità russe che ci consente di tornare a gestire direttamente la nostra controllata. È un segnale di riconoscimento per i decenni di investimenti e gestione responsabile nel Paese, per il nostro impegno verso oltre 300 collaboratori russi e per la continuità del business locale. Riprenderemo le attività insieme alla nostra leadership locale, nel pieno rispetto delle normative e delle sanzioni vigenti, con l’obiettivo di proseguire il nostro percorso in Russia», le sue dichiarazioni.
La storia
La decisione segna la fine della gestione temporanea affidata a Gazprom Bytovie Sistemy, società del gruppo Gazprom, introdotta dal decreto presidenziale datato 26 aprile 2024 che aveva scatenato la dura protesta dell’Italia e dell’Ue, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani che aveva assicurato l’impegno del governo a tutelare le imprese italiane in Russia, convocando l’ambasciatore russo alla Farnesina per chiedere chiarimenti e varando un tavolo di lavoro permanente a tutela delle nostre aziende in Russia. Con il nuovo decreto del 26 aprile, Putin ha annullato la disposizione dello scorso anno, permettendo ad Ariston Group di riacquisire totalmente la proprietà e il controllo operativo di Ariston Thermo Rus, società con sede a Mosca attiva in Russia da quasi cinquant’anni, con la gestione di uno stabilimento produttivo alle porte di San Pietroburgo. Alla luce della svolta, Ariston Group ha riferito che il consiglio di amministrazione riesaminerà la decisione presa ad agosto scorso di deconsolidare la struttura in Russia, e contabilizzare le relative perdite.
Il ministero degli Affari esteri ha commentato favorevolmente la decisione della Federazione russa di restituire ad Ariston la gestione dell’impianto di produzione situato nella regione di Leningrado. «La decisione – sottolinea il ministero in una nota – è anche frutto di un lungo lavoro condotto dalla Farnesina, dall’Ambasciata d’Italia a Mosca e dal Sistema Italia. All’azione delle istituzioni italiane si è affiancata, in un’ottica di Sistema Paese, anche quella parallela di alcune importanti realtà associative imprenditoriali italiane ed europee attive in Russia, con cui l’Ambasciata ha operato in stretta sinergia. Ed è anche merito dell’azione delle realtà associative italiane, sottolinea il ministero degli Esteri, che il caso Ariston è stato risolto correttamente», si sottolinea in una nota.