Jesi-Fabriano

Fabriano: si riaprono i cancelli dopo la sosta post Natale, rimangono le stesse incertezze

«È urgente la convocazione di un tavolo ministeriale su Whirlpool e, più in generale, sull’elettrodomestico, un comparto vitale per il distretto industriale di Fabriano», l'appello dei sindacati di categoria Fim-Fiom-Uilm

Whirlpool

FABRIANO – «È urgente la convocazione di un tavolo ministeriale su Whirlpool e, più in generale, sull’elettrodomestico, un comparto vitale per il distretto industriale di Fabriano». Questo il forte appello lanciato dai sindacati di categoria nel giorno del ritorno a pieno ritmo dei vari ‘big’ del territorio. Terminato lo stop produttivo per le vacanze natalizie, da oggi i cancelli delle aziende del distretto economico cittadino sono tornati a riaprirsi, fermo restando che già a metà della settimana scorsa c’erano stati dei rientri per la rimessa in funzione degli impianti. A tenere banco sono sempre le stesse incognite che si trascinano da alcuni mesi, in riferimento soprattutto a Whirlpool ed Electrolux. La multinazionale americana e Arçelik sono pronti a dar vita definitivamente a una nuova società con il controllo turco al 75%. Dopo l’approvazione dell’accordo da parte dell’Antitrust della Commissione Europea, avvenuto lo scorso autunno, si attende per la fine di aprile il via libera dell’Antitrust del Regno Unito. La multinazionale svedese, invece, è alle prese con una fase di riorganizzazione che interessa anche il sito produttivo di Cerreto D’Esi.

Le dichiarazioni

Tutto ciò genera ansia e preoccupazione tra i dipendenti e, quindi, nelle fila dei sindacati di categoria. Di qui, l’appello di Fim, Fiom e Uilm al Governo. «Ci attende un anno complicato – osservano i sindacati – perché la crisi del settore dell’elettrodomestico si sta prolungando e non accenna a migliorare. Tutto ciò potrebbe gravare come un macigno su un distretto, come quello di Fabriano, fortemente contraddistinto dal monoprodotto. E la vicenda della fusione tra Whirlpool e Arçelik finora ha prodotto molta incertezza. Ammesso che l’intera operazione vada in porto, ancora non conosciamo le intenzioni dei due gruppi industriali per il futuro e non sappiamo come avverrà la riorganizzazione complessiva». Va da sé che la questione interessa molto da vicino il distretto fabrianese, basti solo pensare che sono oltre 1.100 dipendenti di Whirlpool tra lo stabilimento di Melano e gli uffici centrali di via Aristide Merloni. Ecco che allora appare sempre più importante l’intervento delle istituzioni, soprattutto ai massimi livelli. «Auspichiamo che il Mimit convochi quanto prima un tavolo su Whirlpool – aggiungono le parti sociali – poiché vogliamo comprendere bene le conseguenze dell’accordo con Arçelik. Per quanto ci riguarda, ribadiamo l’assoluta necessità di mantenere i livelli occupazionali attuali, perché il nostro distretto non può continuare a perdere posti di lavoro».  

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