FABRIANO – Oltre 30 chili fra carne e pesce totalmente privi di confezione ed etichetta, multa di oltre 3mila euro per il titolare di un minimarket a Fabriano. Alla sanzione, saranno a suo carico i costi per lo smaltimento degli alimenti, circa 600 euro, e le spese delle verifiche sostenute dalla AST. Infine, i poliziotti stanno procedendo alla verifica della regolarità di alcuni dipendenti del minimarket presenti sia in ordine al permesso di soggiorno posseduto che del rapporto di lavoro intrattenuto con l’esercente.
I fatti
Nel corso della scorsa settimana, i poliziotti del Commissariato di Fabriano hanno ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini secondo le quali alcune derrate alimentari poste in vendita in un minimarket del centro storico erano mantenute con singolari modalità di conservazione e proposizione. I cittadini hanno espresso la loro preoccupazione circa la genuinità e l’origine dei prodotti alimentari posti in vendita. Dopo avere effettuato preliminari accertamenti relativi alla regolarità dell’azienda impegnata nella gestione dell’esercizio commerciale, dal Commissariato di Fabriano si è organizzato un sopralluogo operativo coinvolgendo personale specializzato del Dipartimento di Prevenzione – Igiene ed alimenti di origine animale della AST. Il controllo ha avuto inizio nella tarda mattinata e sono stati ispezionati tutti i locali del minimarket e le strutture di vendita presenti. All’interno di un congelatore posto nell’area vendita, in particolare, gli Ispettori sanitari hanno riscontrato la presenza di alimenti di origine animale sfusi (pollame e pesci), oltre 30 chili privi di confezione ed etichetta. L’esercente ha mostrato le fatture di acquisto che, tuttavia, non contenevano in alcun modo i necessari riferimenti in grado di consentire, secondo il disposto della Legge, la chiara natura dell’alimento (attraverso l’etichetta) e la sua tracciabilità. Per questo, il tutto è stato sequestrato ed avviato allo smaltimento a spese dell’esercizio commerciale controllato. Elevata una sanzione amministrativa di oltre 3mila euro, spese a carico dell’esercente per i costi relativi allo smaltimento (600 euro) e alla visita ispettiva.