Jesi-Fabriano

Fabriano: una complessa truffa phishing scoperta dalla Polizia, denunciato un 51enne lombardo

Al centro del tentativo di truffa, i due titolari dei conti correnti hackerati dal truffatore e due strutture ricettive del fabrianese contattate per una prenotazione poi disdetta con restituzione della somma bonificata

FABRIANO – Contatta due strutture ricettive di Fabriano prenotando un soggiorno di 10 giorni in entrambe, un Hotel e un B&B, per importi, rispettivamente, di 1.100 e 680 euro. Il coordinamento tra i poliziotti di Fabriano e le strutture ricettive del territorio ha consentito di sventare due truffe, partendo proprio da queste prenotazioni. Denunciato in stato di libertà il titolare dell’utenza cellulare dalla quale sono partite le telefonate di prenotazione indirizzate all’Hotel, un 51enne, residente in Lombardia, non nuovo a pregiudizi penali per reati contro il patrimonio commessi con frode.

I fatti

Nei primi giorni di agosto, un Bed & Breakfast di Fabriano e un Hotel di un Comune vicino hanno ricevuto, per via telefonica, una prenotazione per una camera matrimoniale per dieci giorni: per ciò che riguarda l’Hotel, anche con trattamento di mezza pensione. L’anonimo interlocutore ha proposto un pagamento anticipato a saldo della prenotazione, mediante bonifico. Dalle due strutture ricettive è stato comunicato l’Iban aziendale e poco dopo hanno verificato l’accredito delle somme richieste, rispettivamente, 1.100 e 680 euro. Dopo qualche giorno, però, entrambe le strutture ricettive sono state ricontattate per disdire le prenotazioni, in un caso per un improvviso caso di covid e nell’altro per l’insorgenza di imprevisti lavorativi. Considerato il disturbo arrecato, l’anonimo interlocutore ha proposto che la percentuale del 30% del prezzo già pagato restasse alla struttura ricettiva a titolo di risarcimento danni, fornendo per l’accredito della restante parte della somma, un Iban diverso da quello utilizzato per il pagamento, peraltro straniero, Regno Unito. Ad insospettire i titolari delle strutture proprio questo importante particolare. Così la decisione di contattare gli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza. I poliziotti hanno consigliato di accreditare integralmente l’importo ricevuto, ma utilizzando i primi Iban. Dopo pochi giorni, entrambi i titolari di Hotel e B&B hanno ricevuto telefonate di ringraziamento da parte dei titolari dei conti correnti dai quali erano partiti gli originari pagamenti. I due avevano subito una truffa phishing: simulando profili che richiamavano i siti originali degli istituti di credito, ignoti avevano carpito le credenziali dei conti correnti quindi prosciugandoli con la disposizione numerosi bonifici. Dall’attività investigativa, quindi, si è appurato che le prenotazioni erano solo un passaggio per nascondere ai filtri degli istituti bancari l’attività truffaldina: per come accertato, se dagli Iban truffati fossero partiti bonifici verso l’Iban estero indicato dall’anonimo per la restituzione di parte del prezzo pagato, questi sarebbero stati oggetto di verifiche preventive. Diversamente, bonifici disposti da strutture commerciali come quelle ricettive interessate, avrebbero sollevato meno sospetti e, in ogni caso, dissolti dalla totale buona fede degli interessati. Le indagini proseguono per verificare l’eventuale coinvolgimento di altre persone, oltre al 51enne lombardo denunciato.

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