FABRIANO – Voleva risparmiare per il cambio pneumatici in vista dell’inverno ed invece è stato vittima di una truffa. Vittima un uomo di Fabriano che ha pagato 351 euro, ma non gli è stato recapitato nulla. Ha sporto denuncia e gli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza sono riusciti a individuare i due responsabili e a denunciarli per truffa. Si tratta di un 46enne e di una 41enne entrambi residenti in Lombardia e non nuovi a reati del genere. Proprio per prevenire questo odioso fenomeno delle truffe online, continua l’attività di informazione promossa dal Questore di Ancona Capocasa finalizzata alla prevenzione dei reati contro il patrimonio in danno degli anziani. Facendo seguito alla campagna “Più Sicuri Insieme” promossa con il Comune di Fabriano, i poliziotti di Fabriano, di intesa con gli operatori della Cooperativa sociale Cooss Marche, hanno incontrato gli associati del Circolo “Gentile” di Fabriano per ascoltare le loro storie e fornire consigli utili per evitare di diventare vittime.
La truffa
Nello scorso mese di novembre, un fabrianese ha iniziato una ricerca su internet finalizzata all’acquisto di pneumatici termici in vista dell’inverno. Il suo obiettivo era quello di risparmiare il più possibile. Sembrava essere riuscito nel suo proposito quando ha letto un annuncio che faceva proprio al caso suo. Ha contattato l’inserzionista e dopo una breve trattativa sia online che su whatsapp, si è trovato l’accordo: 310 euro per un set di pneumatici, oltre a 41 euro di spedizione. L’acquirente, rispettando le modalità indicate, ha effettuato il bonifico, attendendo la consegna. Dopo una settimana, ancora nulla. Ha, quindi, contattato il venditore che lo rassicurava sull’avvenuto invio degli pneumatici. Trascorsi altri giorni, però, del corriere neppure l’ombra. Il fabrianese ha tentato di ricontattare il venditore, scoprendo di essere stato bloccato. Si è quindi rivolto agli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza di Fabriano che hanno avviato le indagini che hanno portato alla denuncia di un 46enne residente in Lombardia, intestatario dell’utenza telefonica, e una 41enne, sempre residente in Lombardia, titolare dell’Iban sul quale è stato accreditato il bonifico da parte del fabrianese. Entrambe le persone risultavano non nuove alla giustizia per reati contro il patrimonio e ora dovranno anche rispondere di truffa.