FABRIANO – «Oggi siamo davvero felici di riaprire la porta a coloro che hanno aspettato molti anni prima di rientrare nella loro casa. La vostra casa è qui che vi aspetta, pronta ad accogliervi nuovamente e con l’occasione vi consegniamo le chiavi per potervi accedere». Con queste parole il sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, e il commissario alla Ricostruzione post Sisma, Guido Castelli, hanno salutato il taglio del nastro di un edificio in via Don Petruio oggetto di demolizione volontaria e ricostruzione utilizzando sia il contributo sisma che il Superbonus 110%, costituito da 12 appartamenti. L’importo complessivo dei lavori, iniziati ad aprile 2022 e terminati a giugno 2024 è stato di € 5.830.000 di cui il 40% coperto con il contributo della ricostruzione post sisma e il 60% con il superbonus 110% sia sisma che eco, oltre al contributo privato delle 12 famiglie.
Le dichiarazioni
«Un nuovo edificio costruito dalla ditta Cev con elevate proprietà antisismiche garantendo, così, la sicurezza dei residenti; in caso di danni può essere riparato facilmente; ha un basso impatto ambientale essendo il legno proveniente da fonti rinnovabili e potendo essere riciclato così da rendere la costruzione altamente sostenibile dal punto di vista ecologico. Grazie all’elevato isolamento termoacustico offerto dal legno ci sarà un notevole risparmio energetico nel lungo periodo, contribuendo così a preservare l’ambiente. Il tutto frutto di un importante lavoro di squadra, messo in atto sia in fase di progettazione sia in fase di realizzazione, dalla Direzione Lavori e l’Impresa esecutrice hanno interagito con professionalità e collaborazione, per raggiungere l’obiettivo comune di restituire la normalità alle famiglie colpite dal sisma del 2016 riportandole nelle proprie abitazioni il prima possibile», hanno sottolineato sia Castelli che la Ghergo. Ad accompagnare il taglio del nastro, anche l’assessore regionale Chiara Biondi, il fondatore della Ariston Group Francesco Merloni e il parroco della Misericordia don Umberto Rotili. «Una giornata importante quando siamo chiamati per dare una benedizione, per il bene delle persone, della collettività e dando pieno valore al prestigioso recupero di un palazzo che oggi torna ad arricchire la nostra comunità parrocchiale», le parole di don Umberto Rotili.