FABRIANO – Il Consiglio di Stato si è espresso in modo chiaro nei giorni scorsi sovvertendo il pronunciamento del Tar Marche. Il massimo organo della giustizia amministrativa ha dato ragione al Comune di Fabriano, mettendo fine all’annosa questione: le baracche costruite sul tratto tombato di via Filzi vanno smantellate. Dal comitato “Alla scoperta del Giano”, che dal 2012 si batte per la riqualificazione del tratto cittadino e per la creazione del parco fluviale del Giano, si esprime soddisfazione.
La dichiarazione
«È un’ottima notizia. Le casupole costruite sull’alveo dovranno essere abbattute. Ora la completa scopertura del fiume e la valorizzazione del ponte dell’Aèra sono più che mai possibili». Una vicenda partita nel lontano 2015, quando la questione venne sollevata e si certificò che quattro delle sette baracche presenti lungo l’alveo del fiume Giano erano abusive. Da allora, ancora queste strutture non sono state demolite. Dal Comune l’ordinanza ai proprietari per la loro demolizione. Ordinanza impugnata con il Tar Marche che gli ha dato ragione. Ora il nuovo colpo di scena con il sovvertimento di questa pronuncia da parte del Consiglio di Stato. L’auspicio, ora, è che si possa riprendere in mano il progetto. E da questo punto di vista, mano tesa da parte del Comitato di Fabriano ‘Alla scoperta del Giano’. «Siamo pronti ad incontrare, non appena si sarà insediato, il nuovo dirigente del settore assetto e tutela del territorio Armando Natalini, per parlare con lui del futuro del cantiere e dei lavori del piano di recupero Centro Storico – Borgo», si conclude la nota degli aderenti al Comitato di cittadini.