FABRIANO – Pubblicizzavano sui social e nei siti specializzati la loro concessionaria a Fabriano, il top per chi volesse acquistare un’automobile usata. Peccato, però, che era una truffa. A cadere nel tranello, molto ben organizzato, un 28enne di Roma che è giunto nella città della carta, dopo aver versato una caparra di 500 euro, per ritirare l’acquisto ed ha scoperto, amaramente, che all’indirizzo indicato nel sito internet, non vi era alcuna concessionaria. Ha sporto denuncia in caserma e i carabinieri sono riusciti a rintracciare e denunciare due uomini, entrambi nati e residenti in Sicilia, denunciati per truffa aggravata in concorso.
La truffa
Ennesima truffa informatica scoperta dai carabinieri della Compagnia di Fabriano, agli ordini del capitano Mirco Marcucci. I due truffatori, di 23 e 50 anni, siciliani, l’avevano architettata molto bene. Avevano creato un sito internet della loro concessionaria specializzata, soprattutto, nella vendita di auto usate, ma garantite. Tutti i contatti per essere sempre raggiungibili, presenti in bella vista nella home page.
La vittima, un 28enne di Roma, che aveva desiderio di acquistare un’automobile a prezzo concorrenziale, ha fatto una serie di ricerche sui siti specializzati. Quando si è imbattuto proprio nell’annuncio dei due truffatori. È stato reindirizzato al sito web ed ha scelto l’auto usata che più era confacente alle sue aspettative ed esigenze. Ha preso nota dei contatti ed è stata avviata la trattativa che, in poco tempo, si è conclusa con il versamento di una caparra, pari a 500 euro, da parte del 28enne romano. Quindi, speranzoso di tornare a bordo della sua nuova auto usata, la vittima giunge a Fabriano. Si reca all’indirizzo indicato nella home page del sito, ma non vi era alcuna concessionaria. Deluso, amareggiato e, comprensibilmente, arrabbiato, si reca in caserma e, qui, racconta i fatti, sporgendo denuncia.
I carabinieri avviano, prontamente, l’attività investigativa informatica lunga e complessa, ma fruttuosa. Infatti, i due siciliani sono stati identificati e denunciati. Dovranno rispondere del reato di truffa aggravata in concorso.