FABRIANO – Si potrebbe essere aperto uno spiraglio last minute per la vertenza Fedrigoni. L’azienda conferma che la società Giano, attiva nel ramo delle carte per ufficio, cesserà ogni sua attività a fine anno, determinando 195 esuberi diretti, oltre a una 50ina dell’indotto. Ma dai rumor provenienti al termine della riunione di questa mattina, 5 dicembre, a Fabriano con i rappresentanti dei sindacati di categoria nazionali e territoriali, Slc-Cgil, Fistel Cisl, Uilcom-Uil, Ugl Carta e Stampa, nonché della Rappresentanza Sindacale Unitaria, si starebbe lavorando alla bozza di un accordo che ci si augura possa trovare la firma ufficiale durante la nuova riunione del tavolo aperto al ministero delle Imprese e del Made in Italy in calendario per lunedì 9 dicembre.
Bocche cucite sui termini della bozza di intesa che prevederebbe oltre a prepensionamenti, ricollocazioni e creazioni di nuovi posti di lavoro, garantendo circa 130 posti di lavoro, anche un anno di cassa integrazione straordinaria che sposterebbe di fatto le lancette dell’orologio al 31 dicembre 2025 in termini di tutela e sostegno al reddito per i lavoratori che non saranno ricollocati. Novità ci sarebbero anche su questo punto. Infatti, dall’azienda si sarebbero ritoccate al rialzo le somme per incentivare i lavoratori a essere ricollocati in stabilimenti non marchigiani. E sarebbe anche salita la somma relativa ai lavoratori che andrebbero in pre-pensionamento.
L’azienda
«La riunione di questa mattina ha avuto un duplice scopo – ha commentato Giuseppe Giacobello, Responsabile Relazioni Industriali del Gruppo Fedrigoni -: confrontarsi sulle misure economiche da mettere in campo al fine di mitigare il più possibile l’impatto sociale per le 195 persone coinvolte e al contempo preparare l’incontro di lunedì 9 dicembre a Roma al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove auspichiamo si possa giungere a una positiva conclusione della vertenza, così da dare risposte concrete alle persone di Giano che da settimane sono in attesa di notizie. Per il momento preferiamo non fornire ulteriori dettagli sui termini dell’accordo a cui stiamo lavorando, in collaborazione con tutte le parti sociali, per tutelare l’esito dell’incontro al Mimit», la posizione ufficiale dell’azienda.
Come detto, però, i sindacati durante le assemblee successive al summit, che hanno avuto con i dipendenti coinvolti, hanno svelato maggiori particolari relativamente alla cassa integrazione straordinaria per un anno. Di certo, rimane che il 9 dicembre prossimo, Gruppo Fedrigoni e sindacati di categoria si incontreranno di mattina nella sede del Mimit. E, successivamente, nel primo pomeriggio al tavolo ministeriale dove, l’auspicio di tutti, potrebbe anche esserci la firma dell’accordo e scongiurare, così, il licenziamento collettivo di 195 lavoratori che sarebbe effettivo dal 18 dicembre prossimo.