FABRIANO – Si dimezzano le giornate oltre la soglia limite di PM10 nel primo semestre dell’anno rispetto al 2022 a Fabriano. L’anno scorso, infatti, a fine giugno, si erano registrate 10 giornate oltre il limite massimo consentito fissato a 50 ug/mc. Quest’anno, invece, ci si è fermati a sole 5 giornate durante le quali la centralina dell’Arpam posizionata nella città della carta ha fornito dati oltre il limite.
I dati
A gennaio 2023, l’aria che si è respirata a Fabriano è stata in leggero peggioramento rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Si è infatti passati da 2 sforamenti a 3, registrati il primo giorno del nuovo anno, il 3 e il 4 gennaio con un massimo di 70 ug/mc, quasi una volta e mezza il limite massimo consentito. Stabile il dato di febbraio, sia lo scorso anno che nel 2023, solo uno sforamento da PM10, esattamente l’11 febbraio scorso. I miglioramenti rispetto al 2022, si sono registrati a marzo con zero superamenti del limite, rispetto alle due giornate oltre il limite registrate lo scorso anno. Nei mesi di aprile e maggio, i dati sono stati tutti ben al di sotto della soglia massima consentita, in linea con lo scorso anno, con nessuna particolare criticità e, dunque, zero sforamenti. Se nel corso del 2022, giugno aveva rappresentato un mese molto difficiole per la qualità dell’aria a Fabriano con ben 5 sforamenti, quest’anno invece la centralina dell’Arpam ha evidenziato un solo giorno oltre il limite, esattamente il 22 giugno scorso. A conti fatti, dunque, il parziale dei primi sei mesi del 2023 ha fatto registrare 5 giornate con il tasso di PM10 superiore al consentito, contro i 10 giorni del 2022 nello stesso periodo. Si spera che ciò possa consentire un viatico per il dato definitivo dell’intero 2023 e, quindi, essere inferiore al 2022, quando dopo anni di sforamenti molto limitati, si è stabilito un piccolo record con 18 giornate oltre ai limiti. Ben al di sotto, comunque, delle 35 giornate di sforamenti consentiti durante l’arco di un anno.