FABRIANO – Trend in peggioramento per la qualità dell’aria a Fabriano nel corso del 2024 con complessivi superamenti dei limiti consentiti di Pm10 che si sono attestati a 12 giorni, in crescita rispetto al 2023, quando furono 10. C’è da evidenziare, inoltre, che in molte giornate il limite è stato pericolosamente avvicinato, ma senza il suo superamento ufficiale di un soffio. Non va meglio a Genga, l’altra centralina di rilevamento presente nel fabrianese, con 9 sforamenti registrati nel 2024 a fronte dei soli 4 del 2023.
I dati
A gennaio 2024, l’aria che si è respirata a Fabriano è stata in miglioramento rispetto allo stesso mese dello scorso anno, infatti non si è registrato nessun sforamento, nel 2023 invece si erano registrati 3 sforamenti. A febbraio 2024 un netto peggioramento con ben 3 superamenti del limite, contro l’uno solo del 2023. La centralina ha accertato valori oltre il limite il primo febbraio e poi il 18 e 19 del mese, con una punta massima di 89 ug/mc. Trend negativo che è proseguito nel mese di marzo scorso con altri due sforamenti, con dati eccezionali. Infatti, il 30 marzo la centralina dell’Arpam ha rilevato un dato di 161 ug/mc e il giorno successivo di 145 ug/mc, in entrambi i casi tre volte il dato massimo consentito di PM10 nell’aria. Nel 2023, nessuno sforamento. Ad aprile 2024, un altro superamento del limite, il primo del mese, dunque il terzo giorno consecutivo si sforamento a Fabriano considerati gli ultimi due giorni di marzo, con un valore di 126 ug/mc, più del doppio del limite massimo consentito dall’attuale normativa in vigore. Nel 2023, non si erano registrati sforamenti da PM10 in città. Il primo semestre di quest’anno si è chiuso con zero superamenti del limite a maggio, in linea con lo scorso anno. Mentre a giugno, si è registrato l’ottavo sforamento del 2024, esattamente il 21 con un dato pari a 51 ug/mc, esattamente in linea con il 2023, anche l’anno scorso infatti si registrò un unico superamento del limite della concentrazione di PM10 nell’aria di Fabriano. A conti fatti, dunque, nei primi sei mesi di quest’anno sono già 8 le giornate oltre il limite, 5 nel 2023. La seconda parte dell’anno ha fatto registrare ulteriori 4 giornate oltre il limite massimo consentito di Pm10: l’8 luglio (54 ug/mc); l’8 settembre (53 ug/mc); 8 e 9 novembre (rispettivamente 56 e 62 ug/mc). La serie storica degli ultimi 5 anni rispetto a questa problematica vede un trend negativo. Infatti, nel 2020 e 2021: in entrambi i casi le giornate di sforamento furono 7; record negativo nel 2022 con 15; nel 2023 ci si è attestati a 10 e lo scorso anno, come detto, a 12.