FABRIANO – Nota congiunta della maggioranza di Fabriano contro le recenti polemiche che hanno investito il nuovo corso per il Cag cittadino. Una dura replica a firma dei capigruppo Andrea Anibaldi (Rinasci Fabriano), Paolo Paladini (Partito Democratico) e Riccardo Ragni (Progetto Fabriano). Destinatari, i due consiglieri di opposizione di Fabriano Progressista. «Nel corso del consiglio comunale, al termine di un confronto che ritenevamo essere stato costruttivo, tutti abbiamo approvato, quindi all’unanimità, dopo che la maggioranza aveva proposto di emendarlo in alcune sue parti, l’ordine del giorno presentato da Fabriano Progressista in merito alla programmazione delle attività inerenti le politiche giovanili, con specifico riferimento al Cag. Lo ritenevamo e tuttora lo riteniamo un buon risultato, essendo il tema di vitale importanza per la cittadinanza, in particolare, per i ragazzi e giovani fabrianesi. Aver condiviso ed approvato il documento all’unanimità (cosa abbastanza rara in politica) ci era sembrato un atto di grande responsabilità da parte di tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di minoranza», l’incipit della nota congiunta.
L’affondo
«Abbiamo letto, però, le dichiarazioni del consigliere Armezzani, l’estensore dell’odg, che accusa la maggioranza (e in primis l’assessore competente) di avere previsto, per la riapertura del Cag, una gestione, addirittura, “dirigista ed autoritaria”. Respingiamo al mittente considerazioni che riteniamo pretestuose e del tutto fuori luogo. Il Cag Sant’Antonio fuori le mura riaprirà con un progetto educativo ed aggregativo serio, affidato ad una cooperativa di lunga e comprovata esperienza nel campo della gestione di tali strutture ed attività, in collaborazione e con il coordinamento da parte dell’Ambito dell’Unione montana. Una “rete” che sarà aperta e destinata ad accogliere i ragazzi, facendo proprie le loro aspettative, i loro bisogni e le loro idee». Secondo la maggioranza che sostiene l’Esecutivo Ghergo, «nessun “dirigismo”, ma neanche spazio a una totale autogestione che, anche a dire di alcune delle associazioni frequentanti il Centro, si era rivelata fallimentare nel corso degli ultimi anni. Il “riformismo” consiste nel proporre ed attuare progetti graduali e verificabili, con la possibilità di poterli anche trasformare, arricchire ed integrare in corso d’opera, sulla scorta dei risultati raggiunti ed in base a quelle che saranno le esigenze che verranno espresse dai ragazzi e giovani diretti interessati. Confronto, ascolto e dibattito che non mancheranno e verranno assicurati, in conformità all’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale. Le strumentalizzazioni di parte le lasciamo a chi, non avendo mai governato e non avendo idea dei processi e della complessità che comporta affrontarli, può permettersi di pestare l’acqua nel mortaio. A vuoto», si conclude la nota dei capigruppo della maggioranza in Consiglio comunale a Fabriano.