FABRIANO – Alessandra Galea, la 49enne accusata di avere ucciso l’amico convivente Fausto Baldoni, 63 anni, a Fabriano il 3 giugno scorso, ha un vizio totale di mente, proprio come la sorella gemella Consuelo, prosciolta in tre gradi di giudizio per l’omicidio della madre avvenuto nel 2014. Questo è l’esito della perizia psichiatrica che la gip del Tribunale di Ancona, Sonia Piermartini, ha affidato allo psichiatra Luciano Secchiaroli, con la formula dell’incidente probatorio.
La perizia
Lo psichiatra ieri, 22 novembre, ha illustrato gli esiti della sua perizia sullo stato di salute mentale della Galea, accusata di avere colpito Baldoni alla testa con una lampada al sale nell’abitazione che condividevano in via Castelli a Fabriano. A seguito di quanto accaduto, la 49enne sarebbe poi uscita di casa per raggiungere, raccontò la Galea nel successivo interrogatorio, i figli fuori regione. Galea ha sostenuto di non essersi accorta della morte dell’uomo e di avere reagito ad un approccio sessuale da parte della vittima.
Secondo l’accertamento di Secchiaroli, la donna è affetta da una schizofrenia paranoidea: non era capace di intendere e di volere al momento del fatto e non lo sarebbe nemmeno adesso. La 49enne non sarebbe quindi in grado nemmeno di affrontare un processo. La Gip ha formulato un ulteriore quesito sulla pericolosità sociale della donna e lo psichiatra si è preso altri 20 giorni prima di rispondere. L’udienza è stata fissata per il prossimo 15 dicembre. Alessandra Galea è attualmente rinchiusa nel carcere femminile di Villa Fastiggi a Pesaro con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla coabitazione.