Cronaca

Fabriano, ondata di furti in appartamento nello scorso dicembre: denunciate due persone

Un 50enne italiano e un 40enne di origine albanese, entrambi residenti nel Milanese, dovranno rispondere dell’accusa di furto aggravato continuato in abitazione. Si cerca un terzo uomo

La polizia di Fabriano

FABRIANO – Ondata di furti in appartamento a Fabriano, denunciate 2 persone: un 50enne italiano e un 40enne di origine albanese, entrambi residenti nel milanese. Dovranno rispondere dell’accusa di furto aggravato continuato in abitazione. Si cerca un terzo uomo. Gli investigatori, gli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza cittadino, sono risaliti ai due soggetti, con precedenti per reati contro il patrimonio di tipo predatorio, attraverso le immagini dei sistemi di videosorveglianza e con il contributo determinato di una delle vittime che notando i malviventi nel suo giardino, li ha indotti alla fuga, inseguendoli e riuscendo a memorizzare il volto di uno dei due.

I fatti

Lo scorso 15 dicembre, a Fabriano e nelle sue frazioni, si sono verificati ben 10 furti in abitazione messi a segno tra le 17 e le 19:30, oltre ad altri cinque tentativi fortunatamente non andati a buon fine. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la banda, costituita da tre elementi, ha operato con l’appoggio di una autovettura “pulita” che, giunta in prossimità dell’obiettivo, lasciava scendere il “binomio operativo” per poi spostarsi per il successivo recupero nel punto concordato con i complici, probabilmente collegati con radio portatili o cellulari “puliti”. I malviventi si sono introdotti nelle varie abitazioni attaccate dopo aver forzato finestre e balconi, prediligendo abitazioni inoccupate, ma non disdegnando di rubare in stanze vuote di appartamenti con i proprietari presenti. I poliziotti hanno ascoltato le vittime che hanno fornito elementi utili. Poi avvalorate dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza privata. E, quindi, dai riconoscimenti fotografici ed informazioni contenute in pubblici registri, quali quelli relativi alle intestazioni di autoveicoli e di utenze telefoniche. Fondamentali, però, gli elementi forniti da una delle vittime che ha inseguito a piedi i due sospettati per diverse centinaia di metri, fino a quando, non si erano dati definitivamente alla fuga salendo sull’auto del complice.

Partendo dalle dichiarazioni fornite dalle altre vittime e le immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza presenti lungo l’itinerario ricostruito dagli investigatori è stato possibile, quindi, individuare anche il mezzo impiegato dalla banda per la fuga e il trasporto della refurtiva. L’intestatario del veicolo risulta, attualmente, proprietario di oltre 50 autoveicoli, tutti acquistati negli ultimi mesi: quasi tutti segnalati da molti uffici di Polizia del Centro Nord, come mezzi impiegati per la commissione di reati. E risalire ai due soggetti che sono stati denunciati. L’attività investigativa procede per risalire al terzo complice e al recupero della refurtiva.