Jesi-Fabriano

Fabriano Progressista torna a muovere accuse alla Giunta in merito alla querelle Agricom

Secondo i consiglieri di opposizione, Vinicio Arteconi e Lorenzo Armezzani, vi sarebbero delle inadempienze contrattuali non rilevate da parte dell'amministrazione comunale

Una veduta di Fabriano

FABRIANO – Nuovo affondo di Fabriano Progressista sulla querelle che si trascina da anni e legata alla Agricom. A seguito della messa in liquidazione e di un Bando di gara ad evidenza pubblica, l’azienda agraria comunale fu assegnata alla Fileni. «La vendita, oltre ai bovini e alle attrezzature, prevedeva anche l’impianto fotovoltaico, realizzato con un mutuo quindicennale ed autofinanziato con la produzione di energia fino al 2024, anno di scadenza. Dal 2025 e per almeno 7/8 anni il fotovoltaico produrrà un utile di circa 40 mila euro annui. Sebbene le perizie abbiano trascurato questo fondamentale aspetto, è possibile affermare che per l’azienda agraria sia dunque avvenuta non una vendita, bensì una svendita», incalzano i due consiglieri di opposizione, Vinicio Arteconi e Lorenzo Armezzani.

La querelle

Ricorda Fabriano Progressista che, a fronte di impegni specifici, la ditta Fileni S.r.l. il 28 aprile 2022, chiedeva di essere autorizzata al subaffitto della gestione dell’intera azienda. La motivazione di tale richiesta: «La Fileni S.r.l. non era in grado di assolvere a questo compito, perché specializzata in allevamenti di carni avicole». La Giunta Ghergo, il 26 luglio successivo, effettuava l’assegnazione definitiva della vendita alla Fileni S.r.l. e i funzionari stipulavano i relativi contratti in data 10 agosto 2022. «Per di più, questa Giunta con delibera n. 274 del 15 dicembre 2022, autorizzava anche il subaffitto a favore di quell’operatore economico che si era “avventurato” ad avanzare la proposta di acquisto e che era l’unico “concorrente” di Fileni. Notizie di questi giorni, la Fileni S.r.l. ha venduto l’intera mandria e alcuni mezzi al subaffittuario che essa stessa aveva prescelto. Riteniamo, che il tutto sia avvenuto in violazione delle clausole del Bando e in dispregio delle sue indicazioni».

Duro l’affondo politico. «Questa Giunta mai avrebbe dovuto procedere alla assegnazione definitiva dell’azienda e men che meno autorizzare il subaffitto. Di fatto, risultava incomprensibile l’interesse della Fileni S.r.l. (che alleva polli) per i nostri bovini, suini e pecore. Per cui, l’ipotesi sostenuta è che Fileni S.r.l., affidando la gestione della stalla e dei terreni a terzi, è solamente alla ricerca di grandi spazi per insediare nuovi allevamenti avicoli e/o smaltire le grandi quantità di “pollina” prodotta altrove. Per Fileni S.r.l., espandere le proprie attività in luoghi ancora “vergini” da questo punto di vista, è diventata una necessità di fatto. Il concentramento di allevamenti, che si registra nella media e bassa provincia di Ancona, ha già creato qualche problema alle popolazioni. A tal punto che il Consiglio di Stato ha recentemente messo l’ultima parola, alla chiusura definitiva dello stabilimento intensivo di Monte Roberto della Fileni S.r.l.».

Ultima stoccata al Pd. «Del resto, il PD in passato aveva contrastato con decisione l’indirizzo dei cinque stelle e si era battuto per il mantenimento dell’azienda come bene comune, utile alla collettività fabrianese. Mentre, ora non ha mostrato nessun tentennamento nell’autorizzare anche il subaffitto, che guarda caso la Fileni S.r.l., lo ha fatto a favore dell’altro partecipante».

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