FABRIANO – Le ruba il portafogli dalla borsa dall’automobile parcheggiata vicino alla stazione e utilizza la carta bancomat per piccole spese in modo da non dover utilizzare il pin. Denunciato un cittadino marocchino 50enne domiciliato a Fabriano per ricettazione e indebito utilizzo. Otto piccole spese come consumazioni al bar e in altri negozi di Fabriano per circa 150 euro complessive. La donna si è rivolta ai carabinieri della Compagnia di Fabriano che hanno fatto partire prontamente le indagini e ricostruito immediatamente l’accaduto, partendo dai movimenti dell’estratto conto della carta. Poi, tramite l’ausilio delle telecamere presenti in alcuni negozi, si è risaliti al volto e, quindi, all’identità del marocchino e, dunque, a denunciarlo.
Truffe
Non è stata l’unica operazione portata avanti dai carabinieri di Fabriano. I militari, infatti, sono riusciti a scoprire i responsabili di due truffe online che hanno visto come vittime due fabrianesi. Nel primo caso un 40enne fabrianese ha risposto all’annuncio online inserito da un pugliese 30enne per acquistare, da quest’ultimo, un telefono cellulare a prezzo vantaggioso. Dopo aver ricevuto bonifico di oltre 700 euro su una prepagata, il venditore è diventato irreperibile e il pacco, ovviamente, non è mai arrivato a destinazione. Dopo indagini informatiche i militari sono riusciti a identificare il pugliese, già noto alle forze dell’ordine, che è stato denunciato. Nel secondo caso autori di un’altra truffa online sono un marocchino residente in Veneto, di 26 anni, e un italiano, residente nel Lazio, di 50 anni. Vittima un fabrianese 20enne. Quest’ultimo ha inserito in un sito un annuncio per la vendita di un kit di plastiche per moto. Dopo veloce trattativa, fingendosi interessati, con artifizi e raggiri, i due clienti lo hanno indotto in errore. Invece che ricevere quanto pattuito sul proprio conto, il giovane fabrianese è stato indotto telefonicamente a fare 5 ricariche, su due Postepay diverse, per un totale di oltre 1.200 euro, ai due truffatori. I due sono stati denunciati per truffa in concorso, sono entrambi già noti alle forze dell’ordine.