FABRIANO – Un modello di assistenza di tipo socio-sanitario innovativo nell’area del cratere sismico, rivolto a mantenere attive le persone anziane e prevenire eventi acuti invalidanti, al fine di favorire la permanenza dell’anziano nel proprio ambito familiare in modo il più possibile autonomo, migliorando la sua qualità di vita e quella della sua famiglia, anche nel caso di anziani che vivono soli. Nel progetto sono coinvolti 15 utenti.
«Grazie alla tecnologia e a nuovi modelli organizzativi stiamo realizzando una sanità sempre più capillare e attenta alle fasce di popolazione fragile, fra i quali gli anziani, che vivono nell’entroterra colpito dal sisma – dichiara il vice presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – lavoriamo per garantire servizi sanitari e per contrastare lo spopolamento delle nostre aree interne».
È partito a Fabriano il progetto Smart Village, contestualizzato nella provincia di Ancona, e in particolare nella zona montana, con il coordinamento della Ast e la collaborazione dell’Ambito Territoriale Sociale 10, del Comune di Fabriano, dell’Università Politecnica delle Marche e delle Croci di trasporto sanitarie presenti sul territorio.
Si comincerà con uno screening multidimensionale sanitario grazie agli specialisti messi a disposizione dall’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona, di concerto con l’Università e l’Ambito Territoriale Sociale. Ai 15 utenti saranno consegnati i kit per il loro costante monitoraggio dei parametri fisiologici più importanti e l’uso dei kit permetterà il controllo continuo delle condizioni fisiche personali, compresa l’eventualità di cadute, così da attivare interventi opportuni ed anticipatori di eventi acuti.
L’elemento qualificante del progetto è la definizione operativa di un modello innovativo di assistenza socio sanitaria. In particolare, il progetto si focalizza nella gestione di utenti anziani in condizioni di pre-fragilità che possono vivere da soli e che hanno ancora un buon grado di autonomia fisica e cognitiva.
In questi casi è necessario poter monitorare l’evoluzione dello stato della persona per rilevare segnali premonitori di patologie invalidanti con particolare riferimento alle problematiche cardiologiche, diabetologiche, motorie e di tipo cognitivo. La sinergia di soluzioni tecnologiche (ad es. sensori ambientali e indossabili), con modelli di servizio inclusivi da attivare sul territorio grazie ad operatori specializzati in ambito sanitario e sociale, permette di poter costruire un sistema sostenibile e di qualità elevata.
Questo progetto vede la sua applicazione anche in altre province grazie al finanziamento del GAL Fermano, del GAL Colli Esini, del GAL Sibilla e del GAL Piceno.