Jesi-Fabriano

Fabriano, Sassoferrato e Cerreto D’Esi insieme contro lo spreco alimentare

Al Comune di Fabriano è stato finanziato il progetto presentato congiuntamente ai Comuni ed Associazioni sopra citate, per un importo di 48mila euro

Una veduta di Fabriano

FABRIANO – I Comuni di Fabriano, Sassoferrato e Cerreto D’Esi lanciano un nuovo ambizioso progetto con lo scopo di combattere lo spreco alimentare. Il progetto, in collaborazione con la Caritas Diocesi Fabriano-Matelica, la Società San Vincenzo de Paoli, l’Ambito Territoriale Sociale n. 10 – Unione Montana Esino-Frasassi, l’Assemblea territoriale d’Ambito ATO 2 Ancona, mira a ridurre significativamente gli sprechi alimentari in queste comunità e a promuovere uno stile di vita più sostenibile attraverso azioni di informazione, coinvolgimento della distribuzione alimentare e formazione degli operatori. Il progetto “Una comunità che agisce per il cambiamento” è nato dalla determinazione di unire le forze per affrontare uno dei problemi più urgenti della nostra società: lo spreco di cibo. L’obiettivo principale è quello di ridurre gli sprechi alimentari e aiutare chi è in difficoltà nel nostro territorio. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Marche la quale ha messo a disposizione dei Comuni, attraverso la pubblicazione di un bando, le risorse per intervenire sul problema dello spreco alimentare.

Il progetto

Al Comune di Fabriano è stato finanziato il progetto presentato congiuntamente ai Comuni ed Associazioni sopra citate, per un importo di 48mila euro che verranno destinati a tre interventi: raccolta delle eccedenze alimentari: grazie ad una maggiore collaborazione con la grande e piccola distribuzione locale verranno recuperati prodotti alimentari secchi e freschi in prossimità di scadenza, così come frutta e verdura ancora commestibili ma non più commercializzabili. Ciò verrà realizzato attraverso l’acquisto di celle frigorifere e mezzi adeguati al trasporto degli alimenti; coinvolgimento della Comunità: il progetto mira a un forte coinvolgimento delle scuole, delle famiglie e delle aziende locali attraverso campagne di sensibilizzazione, eventi comunitari e attività educative per promuovere l’importanza del recupero delle eccedenze alimentari. La campagna sarà altresì rivolta alla grande e piccola distribuzione di beni alimentari del territorio, al fine di ottenere un coinvolgimento quanto più ampio possibile di nuovi soggetti donatori da coinvolgere nella rete di progetto; impulso alla formazione: la formazione riguarderà infine anche gli operatori coinvolti nelle attività di recupero e redistribuzione del cibo; sostenibilità a lungo termine: l’impegno va oltre il breve termine. «Si prevede che le attività del progetto produrranno risultati positivi per almeno 6 anni, cambiando permanentemente l’approccio alla gestione del cibo e alla lotta contro lo spreco», evidenzia l’assessore di Fabriano alla Comunità e alla Solidarietà, Maurizio Serafini. «Per affrontare il problema degli sprechi alimentari è necessario un impegno da parte di tutti gli attori della catena agroalimentare, dalle aziende alle comunità locali e ai cittadini consumatori finali. Dobbiamo recuperare gli insegnamenti dei nostri nonni che ci hanno educato al valore del cibo e alla quasi “sacralità” del pane che non andava sprecato e guai a farlo cadere in terra, pane che oggi tendiamo a scartare con facilità solo perché non di giornata. I nostri nonni, in particolare quelli che vivevano nelle campagne, erano i   veri precursori dell’economia circolare dove la totalità dei residui del cibo venivano utilizzati per alimentare gli animali e solo nel peggiore dei casi come concime naturale in un contesto di condivisione che non trascurava chi non riusciva adeguatamente a sostenere la propria famiglia. Ringraziamo anche il comune di Santa Maria Nuova che nell’area della Vallesina ha attivato iniziative analoghe alle nostre e sta collaborando con noi nella definizione delle stesse», ha concluso.

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