FABRIANO – Sbaglia giorno di prenotazione per la visita specialistica, l’operatrice del Distretto Sanitario Asur Marche di Fabriano lo rileva. Una situazione che fa alterare un 50enne che, dopo aver manomesso il sistema di videosorveglianza interno ed esterno, uscendo danneggia l’auto di un dipendente Asur, rompendo entrambi gli specchietti retrovisori per poi darsi alla fuga. Viene rintracciato e deferito per danneggiamento dagli agenti del commissariato cittadino grazie al fatto che l’uomo aveva perso il portafogli in sala d’attesa.
Il fatto
I poliziotti del Commissariato di Fabriano sono intervenuti, qualche sera fa, presso il locale Distretto Sanitario Asur Marche al fine di identificare l’autore del danneggiamento di un’autovettura lì parcheggiata. Agli agenti è stata evidenzia la presenza di un uomo – non riconosciuto dai denuncianti perché mascherato dal cappuccio della felpa e dalla mascherina chirurgica che indossava – dopo essere uscito rapidamente dalla struttura, si è fiondato sull’autovettura di un’operatrice sanitaria, parcheggiata poco distante dall’ingresso principale e, dopo aver distrutto entrambi gli specchietti retrovisori, si è dato alla fuga. Per proseguire l’attività investigativa si è pensato di visionare i filmati delle telecamere istallate all’esterno e all’interno e nei pressi della struttura dalla quale era poco prima fuggito lo sconosciuto. Ma qualcuno aveva manomesso il quadro elettrico e staccato i fili delle telecamere. Il personale sanitario presente all’arrivo dei poliziotti, che già aveva provveduto a contattare un tecnico per il ripristino del sistema elettrico, riferiva che il guasto era stato provocato da un “uomo incappucciato” che, dopo essere andato in escandescenza per motivi ad essi sconosciuti, aveva di corsa abbandonato l’edificio. Un evidente collegamento. La svolta nelle indagini si è avuta quando è stato ritrovato, su una delle panchine della sala d’attesa dove erano stati manomessi i fili delle telecamere, il portafogli contenente solo alcuni documenti appartenenti a un 50enne di Fabriano che ancora non ne aveva denunciato lo smarrimento. Per questo motivo è stato convocato in Commissariato. Messo alle strette, l’uomo ha riconosciuto spontaneamente la paternità dei danneggiamenti per i quali i poliziotti stavano procedendo, raccontando che erano dovuti a un suo stato di rabbia per non essere stato, a suo dire, sottoposto ad una visita specialistica prenotata da mesi. Lo stato di rabbia, però, era rivolto anche a sé stesso in quanto si era presentato per la visita in un giorno diverso da quello dell’appuntamento. Gli agenti lo hanno deferito all’Autorità giudiziaria in stato di libertà per danneggiamento.