FABRIANO – «Un grande risultato». Queste le dichiarazioni della sindaca di Fabriano, Daniela Ghergo, per annunciare il rientro nella propria sede scolastica, dopo tre anni, dei circa 200 alunni della scuola media Marco Polo, al seguito del completamento dei lavori di ristrutturazione. «Una corsa contro il tempo che ci ha consentito di mantenere la promessa fatta alle famiglie e al personale, quella di far rientrare gli alunni nella scuola ristrutturata fin dal primo giorno dell’anno scolastico 2024/2025. Un impegno che per essere rispettato ha richiesto uno sforzo enorme e una straordinaria abnegazione da parte di tutti i soggetti coinvolti, dall’impresa al direttore dei lavori, dal dirigente dell’ufficio tecnico comunale e il personale degli uffici, al personale scolastico, fino all’assessore Lorenzo Vergnetta, al quale va il grande merito di aver coordinato l’iter dei lavori fino al risultato finale. Ringrazio tutti loro per l’impegno e la professionalità che oggi vengono ripagati dal vedere gli alunni tornare sui banchi della loro scuola. Rimangono lavori ulteriori da ultimare per consegnare la struttura scolastica nella sua piena efficienza e procedere all’inaugurazione formale», ha rimarcato, ancora Ghergo.
Per l’assessore ai Lavori pubblici, Lorenzo Vergnetta «riaprire una scuola è sempre un momento di gioia perché si restituisce a 200 ragazzi l’opportunità di ritornare nella propria casa. Oggi festeggiamo, ma siamo già al lavoro per i prossimi step che riguardano il completamento della Marco Polo e della Mazzini e l’inizio dei lavori nelle altre scuole del territorio, che sono imminenti e richiederanno grande impegno».
L’avvio dell’anno scolastico
«L’istruzione, la formazione, la conoscenza sono i nostri migliori strumenti per la crescita individuale e sociale», le parole della sindaca Ghergo per l’avvio dell’anno scolastico in città. «L’invito è quello di vivere l’inizio dell’anno scolastico come l’occasione per mettersi in gioco, per condividere insieme ad altri un percorso fondamentale nella costruzione di se stessi e per raccogliere una sfida, quella che attraverso lo studio e la partecipazione ci fa diventare tutti attori della vita civile, sociale e culturale. La formazione della coscienza civile e delle competenze personali è lo strumento più potente di cui disponiamo per la nostra emancipazione, per la realizzazione umana e professionale e per relazionarci agli altri con apertura e rispetto, comprensione e autenticità. La scuola è l’istituzione più preziosa di una società; dal suo funzionamento efficace, dalla preparazione dei suoi docenti, dall’interazione costruttiva con le famiglie, dalla cura dei rapporti interpersonali nascono i fiori più belli che una società può produrre, i cittadini di domani che la fanno crescere nella pace e nella concordia».
Tra questi cittadini ci sono anche quelli i cui genitori vengono da paesi comunitari ed extracomunitari, «che sono nati nel nostro Paese o che qui sono arrivati seguendo le proprie famiglie, i quali devono sentirsi come tutti a casa propria. La scuola ha il compito di formare ognuno e di costruire la strada verso la cittadinanza piena e responsabile di ciascuna persona. Che sia un anno scolastico di crescita, di apprendimento, di solidarietà nella condivisione delle esperienze. Buon inizio a tutti», ha concluso.