FABRIANO – Eseguiti diversi interventi di crioablazione antalgica da parte dell’equipe dell’attività di terapia del dolore dell’ospedale Engles Profili di Fabriano diretta dal Dr. Cristiano Piangatelli. Si tratta di una tecnica innovativa che ha l’obiettivo di trattare patologie dolorose non responsive ai trattamenti medici e infiltrativi classici destinata a pazienti giovani o pazienti anziani con comorbilità. Sono stati trattati pazienti affetti da gonalgia bilaterale e da sacroileite cronica bilaterale. Il moderno sistema si caratterizza per la bassa invasività ed alta efficacia. Esso è dotato di una sonda di crioanalgesia con microchip ingegnerizzato in grado di erogare una stimolazione sensitiva e motoria preventiva finalizzato al corretto posizionamento della stessa previo controllo radiografico e\o ecografico e successiva erogazione di una temperatura di -80° necessaria per l’esecuzione della crioanalgesia in pochi minuti. La tecnica inoltre può essere utilizzata nei pazienti portatori di devices impiantabili come pacemaker con riduzione percentuale di formazione di neuromi post-procedurali. Il tutto viene eseguito in anestesia locale con dimissione in giornata e rivalutazione del paziente da parte del centro di terapia del dolore a distanza di un mese. Vi è inoltre la possibilità di intraprendere successivamente un percorso di riabilitazione presso la struttura dipartimentale interna all’ospedale previa valutazione da parte dei medici fisiatrici in un’ottica di multi-disciplinarietà e presa in carico complessiva del paziente.
La dichiarazione
«Il dolore persistente può essere fortemente invalidante – sottolinea l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – l’utilizzo di tecniche innovative meno invasive è fondamentale per restituire ai pazienti una vita normale: va elogiato dunque l’impegno dell’equipe del Dr. Piangatelli che sta rendendo la terapia del dolore dell’ospedale di Fabriano una eccellenza». Procede, dunque, a pieno ritmo l’attività di terapia del dolore dell’ospedale Engles Profili di Fabriano che è oggi strutturata con tre ambulatori settimanali, un ambulatorio di controllo post-procedurale e prime visite dedicato, attività di analgesia operativa nel blocco operatorio e consulenza H24 intra-ospedaliera per la terapia del dolore stessa.