FABRIANO – A pochi giorni dall’operazione antidroga effettuata dai carabinieri del Norm della compagnia di Fabriano, diretta dal capitano Mirco Marcucci, si continua a indagare attivamente per cercare di risalire al canale di approvvigionamento della droga e per capire il giro d’affari e la piazza sulla quale sarebbe stata immessa la droga sequestrata dai militari: oltre 100 grammi di cocaina nascosti nel vano porta oggetti. I militari fabrianesi hanno sequestrato anche telefoni cellulari e da questi smartphone di cercherà di dare nuovo impulso all’attività investigativa. Il luogo dove sono stati effettuati i due arresti – un 30enne albanese residente in altra regione ed un 40enne italiano residente nelle Marche, ma non in provincia di Ancona, già noto alle forze dell’ordine – lascia presagire che la droga possa provenire dall’Umbria, probabilmente la zona del perugino, e che sarebbe stata smerciata, per un valore al dettaglio di oltre 90mila euro, in molte zone delle Marche. Non si escludono possibili sviluppi a breve.
I controlli
Nel frattempo, i carabinieri di Fabriano, negli ultimi giorni, hanno effettuato, per prevenire le cosiddette stragi del sabato sera, una serie di posti di blocco nelle vie principali della città della carta. Impegnate, per ogni turno, quattro pattuglie di cui una in borghese con l’ausilio di tutti i militari delle varie stazioni che fanno riferimento alla Compagnia di Fabriano. In particolare sono stati effettuati 43 etilometri ad altrettanti automobilisti e solo uno è risultato positivo. Si tratta di un 25enne del posto, controllato in centro a Fabriano, che aveva un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi sul litro e per questo è scattata la sanzione amministrativa da 543 euro, la patente è stata ritirata e l’auto affidata a persona di fiducia. I controlli proseguono con cadenza quotidiana sia contro la guida in stato di ebbrezza che contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, a maggior ragione dopo il doppio arresto dei giorni scorsi. Particolare attenzione viene data anche a quelle zone del comprensorio poco battute e poco frequentate, dove eventuali pusher o assuntori possono nascondersi.