FABRIANO – Solita e collaudata truffa scoperta dalla Polizia di Fabriano. Vittima un 35enne che ha messo in vendita un computer per 550 euro. È stato contattato da un potenziale acquirente. Dopo una veloce trattativa, il fabrianese invece che ricevere l’accredito della somma pattuita, ha effettuato un versamento sul postamat del truffatore. Denunciato un 65enne residente a Ravenna, già noto alle forze dell’ordine.
I fatti
Il giovane fabrianese aveva pubblicato sulla pagina di vendite on-line di un noto social network, l’annuncio di vendita di un PC per un importo di 550 euro con allegate foto e scheda informativa del prodotto venduto. Dopo pochi minuti dalla pubblicazione dell’annuncio il venditore è stato contattato telefonicamente da una persona che si mostrava interessato all’acquisto. Una veloce trattativa e la conclusione dell’affare. Il truffatore ha chiesto alla vittima di recarsi presso uno sportello postamat per ricevere l’accredito. Il venditore, confidando nella genuinità della richiesta ha seguito le indicazioni. Dopo aver inserito la propria carta presso lo sportello ed aver digitato l’importo che doveva riceve in accredito, ha digitato il “codice segreto” comunicatogli dall’acquirente e che doveva servire a perfezionare l’operazione. Sembrava tutto ok e per questo il 35enne fabrianese ha telefonato al venditore per chiedergli l’indirizzo presso il quale avrebbe dovuto spedire il computer. Dall’altro capo del telefono, però, nessuna risposta. Il dubbio e poi la certezza di essere stato truffato a seguito di un controllo sui movimenti del proprio conto. Infatti, la vittima si è accorta che l’importo digitato, in realtà, risultava a debito del proprio conto in quanto confluito su una carta intestata a persona a lui sconosciuta. Si è, quindi, rivolto alla Polizia che ha avviato l’indagine. Gli agenti sono risaliti all’intestatario dell’utenza telefonica e del conto corrente, identificando l’autore della truffa: un 65enne romagnolo, già segnalato per fatti dello stesso tipo, che è stato, così, deferito all’Autorità Giudiziaria.