Cronaca

Fabriano: truffa del ‘Man in the middle’, ancora un’azienda colpita. Indaga la Polizia

L’ultimo imprenditore, impegnato nel settore della lavorazione e commercializzazione di manufatti in legno, ha effettuato il bonifico su un iban poi risultato non appartenente al fornitore coreano

La Polizia di Fabriano

FABRIANO – Proseguono le indagini sulle cyber-truffe commesse ai danni di alcune aziende di Fabriano che hanno subito un ammanco di oltre 45 mila euro da parte degli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza cittadino. A seguito delle ultime denunce presentate appare chiaro, ormai, come gli imprenditori locali abbiano messaggiato per mesi con il “man in the middle” credendo, invece, di conversare con i propri fornitori. L’ultimo imprenditore, impegnato nel settore della lavorazione e commercializzazione di manufatti in legno, ha spiegato di aver proceduto al pagamento della merce richiesta mediante bonifici bancari sugli iban indicati dal fornitore. Il pagamento andato a buon fine veniva peraltro confermato anche via mail dal beneficiario, presunto fornitore. Trascorsi alcuni giorni dalla data del pagamento, l’imprenditore veniva contattato telefonicamente dal fornitore coreano il quale lamentava ritardi nei pagamenti ovvero di non aver ricevuto alcun accredito malgrado la scadenza del termine pattuito. Ecco la scoperta della truffa: quando l’imprenditore ha spiegato al fornitore di aver già provveduto al pagamento seguendo le istruzioni dallo stesso indicate via mail, ha appreso, con il disconoscimento delle mail e dell’iban indicato, di aver effettuato il pagamento a favore di uno sconosciuto truffatore captando abusivamente la corrispondenza elettronica con l’originario fornitore. Si spera che l’autore possa essere identificato a breve.

I precedenti

Nel novembre dello scorso anno, gli agenti di Polizia avevano identificato e denunciato una 30enne nigeriana residente a Torino, per aver perpetrato una truffa ai danni di due società di Fabriano, operanti nel settore automobilistico ed assicurativo, nonché per aver commesso i reati di violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza e sostituzione di persona. Complessivamente circa 40mila euro sottratti alle due realtà imprenditoriali. Integralmente riproposto il copione della cyber- truffa “man in the middle”: l’operazione criminale viene messa a punto attraverso un’abusiva intromissione nella corrispondenza e-mail intercorsa tra due società legate da rapporti di natura commerciale che ordinariamente gestiscono anche mediante web-mail. Il truffatore, dopo essere riuscito ad accedere abusivamente alla casella di posta elettronica della vittima, avvia una paziente attività di osservazione delle mail scambiate tra venditore e cliente in attesa che il messaggio di posta elettronica, contenente il codice Iban su cui versare la somma, giunga nella casella di posta del cliente. In quello stesso momento, interviene per sostituirlo con il proprio codice iban; a questo punto, l’ignara vittima esegue il bonifico non sul conto corrente del venditore, ma su quello del truffatore. Come accaduto all’ultimo imprenditore di Fabriano, impegnato nel settore della lavorazione e commercializzazione di manufatti in legno, per il quale ora si indaga nel tentativo di identificare il responsabile. La Polizia di Fabriano rivolge, in particolare, un appello alle aziende: fate attenzione alle richieste dei vostri partner commerciali, specie se stranieri, quando vi segnalano nuove modalità di pagamento; verificate accuratamente la legittimità e la provenienza della richiesta prima di procedere ai versamenti.      

© riproduzione riservata