FABRIANO – Aveva deciso di incontrare il suo ex destinatario della misura cautelare di divieto di avvicinamento alla parte offesa per reati persecutori e per il quale era stato disposto il braccialetto elettronico. Ma non si è fidata fino in fondo, tanto da acconsentire all’incontro solo con la presenza di un suo amico. E questa è stata la sua fortuna. Infatti, l’uomo, un 30enne di Fabriano, è andato in escandescenza ed ha provato a trattenerla con la forza. L’amico della donna ha contattato immediatamente i carabinieri che sono prontamente intervenuti ed hanno tratto in arresto l’uomo nella flagranza del reato di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
I fatti
Nei giorni scorsi, una donna che aveva denunciato il suo ex compagno per atti persecutori, ha deciso di incontrarlo nuovamente. Era abbastanza sicura, ma non si è fidata del tutto ed ha chiesto a un suo amico di accompagnarla. L’uomo, un 30enne di Fabriano, aveva anche il braccialetto elettronico a seguito della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa per atti persecutori. Ma, lo stesso in realtà non funzionava. Comunque sia, l’incontro è avvenuto. Dopo un primo momento durante il quale hanno parlato tranquillamente, l’uomo, è andato in escandescenze usando la forza per trattenerla. Ha iniziato a stringerla tra le proprie mani dalla parte della schiena, tenendola in quella posizione fino all’arrivo dei carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della compagnia di Fabriano, contattati dal suo amico, grazie ai quali riusciva a divincolarsi e a scappare dalle grinfie dell’uomo. L’uomo, al termine degli accertamenti, è stato tratto in arresto nella flagranza del reato di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Il giorno successivo si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto. Il giudice presso il Tribunale di Ancona lo ha convalidato, non disponendo ulteriori misure cautelari se non la conferma del braccialetto elettronico, questa volta funzionante, e rimettendo il 30enne in libertà.