FABRIANO – Dipendenti di Giano srl sollevati per il ritiro della procedura di licenziamento collettivo che sarebbe divenuta ufficiale il 18 dicembre prossimo, ma certamente ancora preoccupati per il loro futuro lavorativo stabile. Saranno, infatti, alle prese con decisioni importanti nell’arco dei prossimi 12 mesi, se accettare una ricollocazione nelle Marche o in altri siti del gruppo Fedrigoni, quindi con nuova formazione, o calcolare il tempo di distanza per la pensione e, quindi, scegliere la via del prepensionamento, oppure infine usufruire della cassa integrazione straordinaria per un anno, sperando che in questo lasso di tempo ci sia qualche investitore privato, o il Poligrafico dello Stato, che decida di investire nel settore carta per ufficio a Fabriano.
Questi i dubbi e le perplessità più frequenti scaturiti durante le assemblee con i lavoratori a Fabriano e Rocchetta che i rappresentanti dei sindacati di categoria Slc-Cgil, Fistel Cisl, Uilcom-Uil, Ugl Chimici, Rsu, hanno svolto questo pomeriggio nei due stabilimenti per illustrare i termini dell’accordo raggiunto nella giornata di ieri al ministero delle Imprese e del Made in Italy. I termini principali di questo accordo, che sarà ratificato il 16 dicembre prossimo nella sede della Regione Marche prevede il ritiro dei 174 licenziamenti collettivi e il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per un anno. Previsti inoltre ricollocamenti del personale nei siti delle Marche del Gruppo, incentivi per il trasferimento in altri stabilimenti Fedrigoni nel Nord-Italia, prepensionamenti e formazione del personale non ricollocato. Infine, la ricerca di eventuali investitori privati per ulteriori business nel settore della carta a Fabriano. «Un lavoro iniziato qualche mese fa di grande complessità che è stato avviato con l’obiettivo di tutelare i livelli occupazionali. Grazie agli sforzi congiunti delle organizzazioni sindacali e di tutte le parti coinvolte, sono stati raggiunti risultati significativi», le parole dei rappresentanti sindacali ai lavoratori. «Tra gli obiettivi principali vi era la necessità di far cessare la procedura che minacciava i posti di lavoro, permettendo così di guadagnare tempo per trovare soluzioni efficaci. Questa pausa non è stata vista semplicemente come un rallentamento, ma come un’opportunità preziosa per lavorare con maggiore tranquillità e per analizzare in modo approfondito le diverse opzioni disponibili», evidenziano le parti sociali. L’approccio cooperativo ha consentito di mettere a punto strategie «che possano mitigare l’impatto delle decisioni aziendali sui lavoratori e garantire una maggiore stabilità occupazionale». In questo contesto, le organizzazioni sindacali «hanno svolto un ruolo cruciale, facilitando il dialogo tra le parti e supportando il coinvolgimento attivo dei lavoratori. La loro voce è stata fondamentale nel definire le priorità e nel proporre soluzioni che tengano conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti», hanno concluso. I lavoratori hanno ascoltato, posto dei quesiti, ma nel complesso si è trattato di assemblee durante le quali hanno prevalso sentimenti positivi per il tempo guadagnato.
Le dichiarazioni
«La salvaguardia del reddito dei dipendenti di Giano Srl – dichiara il Sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo – è sicuramente un risultato importante a cui sindacati e istituzioni hanno lavorato nelle scorse settimane. Tuttavia, la messa in liquidazione della società equivale alla perdita di posti di lavoro sul nostro territorio, nonostante le garanzie di ricollocamento da parte di Fedrigoni. Saranno 12 mesi in cui cercheremo, in sinergia con le altre istituzioni, di ricostruire il futuro del settore carta a Fabriano, anche con piano di riconversione industriale. Da Fedrigoni era lecito aspettarsi un atteggiamento più consapevole della crisi sociale che questa loro decisione comporterà per il nostro territorio. Ora aspettiamo che mantengano l’impegno di investire sulle linee produttive delle carte valori e delle carte artistiche in modo da ricollocare sul territorio i lavoratori di Giano evitando la desertificazione occupazionale», le parole del Primo cittadino di Fabriano, il giorno dopo aver partecipato al Tavolo al Mimit.