Jesi-Fabriano

Fedrigoni, ricevuto in Regione da Aguzzi il Gruppo assicura: «I numeri degli esuberi saranno più bassi»

«Siamo sinceramente dispiaciuti per i colleghi di Giano e comprendiamo benissimo quanto siano preoccupati, loro e le loro famiglie», dichiara Giuseppe Giacobello, Responsabile Relazioni Industriali del Gruppo Fedrigoni

L'incontro che si è tenuto questa mattina (7 ottobre) in Regione

FABRIANO – Questa mattina 7 ottobre la direzione del Gruppo Fedrigoni è stata ricevuta dall’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi. Nell’incontro sono state ripercorse le tappe che hanno indotto l’azienda a prendere la decisione, sofferta e per nulla facile, di chiudere Giano e spiegate le ragioni che impediscono di continuare a portare avanti il business della carta per ufficio, in crisi irreversibile da molti anni a livello mondiale.

«Siamo sinceramente dispiaciuti per i colleghi di Giano e comprendiamo benissimo quanto siano preoccupati, loro e le loro famiglie – dichiara Giuseppe Giacobello, Responsabile Relazioni Industriali del Gruppo Fedrigoni -. Tuttavia, invitiamo ad avere fiducia nel confronto che abbiamo avviato, e che manterremo per tutto il tempo necessario, con le parti sociali sul territorio, dai sindacati alle istituzioni, per trovare insieme ogni soluzione fattibile per ridurre l’impatto sulle persone: i lavoratori, dipendenti e somministrati, al momento impattati dalla dismissione di Giano sono 195 e coinvolgono i soli stabilimenti di Fabriano e Rocchetta (Pioraco e Castelraimondo non sono coinvolti nella decisione), ma stiamo lavorando con le parti sociali perché al termine dell’iter di chiusura la cifra sia notevolmente più bassa», le parole del rappresentante del Gruppo Fedrigoni.

Nel video il commento dell’assessore regionale Aguzzi

La vertenza

«Ribadiamo che non abbiamo nessuna intenzione di lasciare le Marche, dove abbiamo potenziato persone (dal 2020 siamo passati da 718 a 840 lavoratori, +17%, nei cinque stabilimenti sul territorio), impianti, prodotti e tecnologie, investendo negli ultimi quattro anni 60 dei 300 milioni di euro destinati a tutto il Gruppo. Continueremo a investire sullo sviluppo dei nostri siti produttivi e di trasformazione in quest’area e sullo storico brand Fabriano, che con i suoi oltre 750 anni di storia rappresenta un’eccellenza del Made in Italy nel mondo, al contrario della carta per le fotocopie, che è un business relativamente recente. Fabriano rimarrà un asset strategico per Fedrigoni: intendiamo sviluppare i suoi prodotti più iconici e distintivi, come le carte per l’arte e il disegno, i prodotti per la scuola e la cartoleria (i quaderni, gli album, la cancelleria e gli accessori) e le carte per la sicurezza (passaporti, ecc.), con l’ambizione di farlo diventare il marchio leader di questo settore a livello mondiale».