Jesi-Fabriano

Fedrigoni: adesione allo sciopero vicina al 90% dei lavoratori dei siti di Fabriano e Rocchetta

L’attenzione ora si sposta a sabato 12 ottobre, in occasione del Consiglio comunale aperto convocato dall’Amministrazione comunale di Fabriano su questa vertenza. E poi, ovviamente, sulla data del 24 ottobre, quando è in calendario, in città, un nuovo faccia a faccia tra azienda e sindacati

Sciopero dei lavoratori fabrianesi del Gruppo Fedrigoni

FABRIANO – Adesione vicina al 90% per lo sciopero di oggi, 10 ottobre, di 8 ore dei lavoratori dei siti produttivi di Fabriano e Rocchetta del Gruppo Fedrigoni. Astensione dal lavoro che proseguirà per l’intera giornata su tutti e tre i turni. Nel turno del mattino, l’adesione come detto è stata altissima, in risposta alla decisione dell’azienda di voler chiudere la società Giano, dal primo gennaio 2025, e il conseguente avvio della procedura di mobilità collettiva per i suoi 195 dipendenti, di cui 174 lavoratori attualmente impiegati, inclusi i contratti a tempo determinato e di somministrazione, distribuiti tutti negli stabilimenti di Fabriano e Rocchetta. L’attenzione ora si sposta a sabato 12 ottobre, in occasione del Consiglio comunale aperto convocato dall’Amministrazione comunale di Fabriano su questa vertenza. E poi, ovviamente, sulla data del 24 ottobre, quando è in calendario, in città, un nuovo faccia a faccia tra azienda e sindacati. «Non ci deve essere alcun impatto sull’occupazione», confermano fonti sindacali. «Questo abbiamo detto ai rappresentanti del Gruppo Fedrigoni e ribadito oggi ai lavoratori. Le proposte avanzate dall’azienda, al momento, sono state tutte giudicate insufficienti», proseguono le parti sociali. Il riferimento è al progetto ‘ricollocazione’ avanzato dal Gruppo per alcuni dei 195 dipendenti di Giano. Posizioni aperte ci sarebbero sia negli altri siti marchigiani (Pioraco, Sassoferrato e Castelraimondo), sia in altri siti italiani a Verona e nel Trentino. «Una goccia nel mare», l’hanno giudicata i rappresentanti sindacali che hanno confermato lo stato di agitazione e blocco degli straordinari e flessibilità oraria su tutto il gruppo, e verrà comunicato un ulteriore pacchetto di ore di sciopero per dare un segnale forte e chiaro al management. Probabile che il prossimo sciopero venga calendarizzato il 24 ottobre prossimo, in occasione del nuovo faccia a faccia.

La politica

Intanto, in attesa del consiglio comunale di sabato, il vicepresidente della commissione regionale ‘Sviluppo economico e Lavoro, Antonio Mastrovincenzo, annuncia di aver depositato una mozione, sottoscritta da tutto il Gruppo Pd, «con cui chiediamo l’impegno da parte del Presidente Acquaroli e della sua Giunta a sollecitare il Governo affinché verifichi al più presto la disponibilità del Poligrafico dello Stato ad acquisire la proprietà degli stabilimenti delle Cartiere, per mantenere l’assetto produttivo e salvaguardare i livelli occupazionali. Mi auguro che questa volta il nostro appello non rimanga inascoltato», conclude il consigliere regionale dem.