Jesi-Fabriano

Fedrigoni: striscione dei sindacati e rsu durante la tappa della Tirreno-Adriatico

Intanto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, risponde al sindaco Daniela Ghergo e rassicura il presidente della Regione, Francesco Acquaroli

Striscione alla Tirreno-Adriatico

FABRIANO – I segretari territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl carta e stampa, insieme ad alcuni lavoratori, in strada a Fabriano con uno striscione durante il passaggio dei ciclisti della Tirreno-Adriatico. «Dare maggiore visibilità e ribalta nazionale rispetto a quanto sta accadendo», il loro commento, in riferimento all’accordo di licenza, quinquennale, che il Gruppo ha sottoscritto con il distributore internazionale tedesco Jacob Jürgensen per produrre e distribuire in Europa carta per fotocopie Copy 1 e 2 dell’iconico marchio Carta Fabriano, prodotte fino a fine 2024 nello stabilimento di Rocchetta a Fabriano.

Intanto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, risponde al sindaco Daniela Ghergo e rassicura il presidente della Regione, Francesco Acquaroli. «Qualora venissero confermate le notizie riportate dagli organi di stampa, si configurerebbe una ipotesi di uso ingannevole del marchio rilevante ai sensi sia dell’art.14 del Codice della Proprietà Industriale, sia delle norme corrispondenti previste dalla direttiva e dal Regolamento del Marchio dell’Unione Europea, che sanzionano con la decadenza del marchio la sua sopravvenuta ingannevolezza, in particolare proprio sulla provenienza geografica dei prodotti contrassegnati», le parole di Urso. Anche se dal Gruppo Fedrigoni si è data notizia che sul packaging deve essere specificato «che questa linea di prodotti è distribuita dal Gruppo tedesco Jacob Jürgensen attraverso la controllata Paper Fast». Una rassicurazione che potrebbe non bastare, tanto da portare il Ministro a specificare che, qualora si ravvisasse l’uso ingannevole del marchio, il ministero delle Imprese e del Made in Italy «interverrà prontamente, sostenendo qualunque soggetto interessato a presentare un’istanza nelle sedi competenti per l’accertamento della decadenza del marchio d’impresa registrato ‘Fabriano’, attualmente di proprietà dell’impresa Fedrigoni, e per l’applicazione delle altre sanzioni previste dalla legge per l’uso ingannevole, anche a tutela dei consumatori».

I sindacati

Oltre allo striscione in occasione della gara ciclistica, i rappresentanti delle parti sociali locali, inoltre, hanno anche deciso di non presentarsi all’incontro di mercoledì prossimo, 19 marzo, con il management del Gruppo Fedrigoni, convocato per trovare un accordo sul premio di risultato, «come forma di protesta rispetto», specificano. Invieranno un comunicato stampa che sarà letto dai loro rappresentanti nazionali. In più, è stata inviata una richiesta ufficiale per un incontro urgente con l’Amministratore delegato di Fedrigoni, Marco Nespolo. Mentre, in via ufficiosa, pare che l’assessore regionale al lavoro, Stefano Aguzzi, possa incontrare le parti sociali giovedì 20 marzo. Potrebbe esserci anche l’azienda, visto che lo stesso Aguzzi ha chiesto a Fedrigoni di anticipare il summit convocato inizialmente per il 27 marzo, nel quale si sarebbe dovuto discutere per fare il punto della situazione rispetto all’accordo sottoscritto al Ministero delle Imprese e del Made in Italia nell’ambito della vertenza Giano e che, ora, avrà come tema questo accordo di licenza con il distributore tedesco.