ANCONA – Conclusa l’udienza di convalida del fermo di Franco Panariello, il 55enne arrestato per avere ucciso a coltellate la moglie Concetta Marruocco, da cui si stava separando. Il Gip, Sonia Piermartini, si era riservata la decisione, decidendo dopo qualche ora, per la convalida del fermo e la detenzione in carcere, a Montacuto, dell’uomo. Quest’ultimo, assistito dall’avvocato Ruggero Benvenuto, sottoposto a divieto di allontanamento e già sotto processo per maltrattamenti in famiglia alla moglie e alla figlia minorenne, ha risposto alle domande della gip, continuando a collaborare e confermando sostanzialmente i fatti raccontati nella confessione resa ai carabinieri di Cerreto d’Esi poche ore dopo il femminicidio, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato.
Panariello è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dal rapporto di parentela. La procura di Ancona, rappresentata dal sostituto procuratore Paolo Gubinelli, sta valutando due ulteriori aggravanti legate a maltrattamenti in famiglia e all’avere commesso il delitto di fronte alla figlia minorenne. Si procede invece separatamente per porto di arma atta ad offendere, il coltello con il quale ha colpito Concetta non lasciandole scampo. In corso in queste ore l’autopsia sul corpo della donna, affidata dalla Procura al medico legale Francesco Busardò. Quindi, la salma potrebbe essere riconsegnata alla famiglia che deciderà luogo per i funerali.
Il braccialetto elettronico
L’uomo, assistito dall’avvocato Ruggero Benvenuto, sottoposto a divieto di allontanamento e già sotto processo per maltrattamenti in famiglia alla moglie e alla figlia minorenne, ha raccontato di avere segnalato il malfunzionamento alle forze dell’ordine del braccialetto elettronico. Non funzionava bene e per due volte sarebbe scattato un alert, quando non ce ne erano le condizioni, secondo il racconto di Panariello. Da lì sarebbe stato disposto un accertamento tecnico sul dispositivo.