JESI – Se ne stava accovacciato sui binari in attesa che un convoglio in transito mettesse fine alla sua vita. Un’ultima disperata telefonata è stata quella che invece lo ha salvato. L’uomo, un 50enne jesino con problemi di depressione, quella telefonata domenica pomeriggio (9 maggio) l’ha fatta al 113. L’operatore di pubblica sicurezza lo ha tenuto al telefono parlandogli con voce calma e ferma, comprensiva dei suoi drammi ma decisa ad impedire la tragedia. Intanto dalla centrale operativa inviava la volante alla Stazione ferroviaria di Jesi. Una lotta contro il tempo. Mentre l’operatore di polizia teneva in contatto telefonico lo jesino, la volante perlustrava la zona cercando di capire dove si trovasse. Contemporaneamente era stata allertata la stazione chiedendo l’immediata sospensione di tutto il traffico ferroviario da e per Jesi, atteso che proprio in quei concitati minuti stava per arrivare un convoglio proveniente da Fabriano.
In breve tempo la volante ha rintracciato prima l’auto in uso all’uomo, poi lo stesso aspirante suicida che stava accovacciato sui binari in evidente stato confusionale. I poliziotti lo hanno salvato e affidato alle cure dei sanitari presso il servizio di igiene mentale. Sembra che alla base della sua intenzione di farla finita vi fosse uno stato di depressione contro cui combatteva da un po’ di tempo e che lo avrebbe spinto a maturare la decisione di togliersi la vita come unica via d’uscita possibile ai suoi tormenti. L’intervento tempestivo, congiunto e professionale del personale della Polizia di Stato di Jesi ha permesso di evitare il peggio.
Fermo sui binari alla stazione di Jesi attende la fine. Salvato dalla Polizia
Storia a lieto fine per un 50enne. A salvarlo una telefonata da lui fatta al 113. In breve tempo la volante ha rintracciato prima l’auto poi l'uomo che era sui binari in stato confusionale