Jesi-Fabriano

Jesi, per la Festa della donna il convegno online dedicato a Sarah Bowdich

La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi l'8 marzo propone l'incontro in streaming dal titolo "Sarah Bowdich. Il coraggio di una donna per la scienza e il disegno"

Gli spazi recuperati del nuovo Aggregato Culturale di Palazzo Bisaccioni

JESI – In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi l’8 marzo alle ore 18 propone il convegno on line dal titolo “Sarah Bowdich. Il coraggio di una donna per la scienza e il disegno“, a cura di Mirjana Milenkoska.

L’evento, dedicato all’approfondimento del ruolo femminile nell’Ottocento sia nel campo della scienza che nell’arte, partirà da Sarah Bowdich (1791-1856), poi signora Lee, esploratrice inglese, scrittrice ma anche artista, soffermandosi in particolar modo sui disegni scientifici e litografie realizzati dalla stessa. La raccolta delle litografie della Bowdich, contenute in un libro dal titolo Plates, ora custodito nella biblioteca della Fondazione, è stato oggetto di studio, ricerca e approfondimento, per conto della Fondazione Carisj, da parte di Mirjana Milenkoska, laureanda presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata.

L’evento sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook @salemusealidipalazzobisaccioni e su Zoom al link https://us02web.zoom.us/j/9756997577?pwd=UWk3SERkMFNvbGFMM0pEM2dsL0RnUT09 (ID riunione: 975 699 7577 Passcode: 9nv1mH).

La Bowdich era una donna la cui situazione certamente rappresentava un’eccezione alla regola, cresciuta in Inghilterra, tra l’età georgiana e quella vittoriana in cui la condizione femminile si scontrava da un lato con la rivoluzione industriale e la partecipazione al lavoro anche da parte delle donne e dall’altro con la visione tipica dell’era vittoriana in cui la donna veniva considerata l’angelo del focolare domestico.
Sarah Bowdich è stata una delle pochissime donne del 1800 a firmare col suo nome testi non soltanto letterari, ma anche scientifici, a ottenere anche riconoscimenti internazionali, è stata tra le prime donne europee a recarsi in Africa e fu la prima a raccogliere piante da quei luoghi, allora sconosciuti, riuscendo così a scoprire ben sei nuovi generi e due nuove specie di piante e sei nuove specie di pesci.