Jesi-Fabriano

Ossian, l’Omero del Nord

È andato in scena a Palazzo Pianetti di Jesi il primo dei falsi da leggere: gli "Ossian Poems" attribuiti a Ossian, dal vero autore. Stasera (3 settembre) a Moie il falso che ha fomentato l'odio verso gli ebrei "Protocolli dei savi di Sion"

JESI – Nella splendida cornice della Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti è andato in scena ieri pomeriggio il primo dei falsi da leggere, nell’ambito del XVII Festival Pergolesi Spontini.

“I poemi di Ossian” (Ossian Poems), una esecuzione intima e di grande effetto a cura della Fondazione Pergolesi Spontini, ha visto una serie di concerti su testi di illustri o anonimi falsari con la mise en espace del regista Giovanni Sinopoli. Un falso letterario di grande successo tanto che Ossian, il leggendario cantore inventato da James Macpherson nella seconda metà del Settecento, venne ribattezzato l’Omero del Nord o Omero celtico. Il successo di questi scritti fu importante, al punto che Macpherson dovette andare avanti a scrivere per soddisfare la curiosità dei lettori. A piacere il carattere tradizionale della cultura preromantica, gli amori passionali ma impossibili, l’atmosfera malinconica e le virtù guerriere. Un falso che ha trovato eco nell’ispirazione di musicisti importanti: Franz Schubert prese ispirazione per nove Lieder interpretati ieri sera da Marcello Nardis, l’unico artista italiano che esegue musica da camera nel mondo nella doppia veste di tenore e pianista.

Giovanni Sinopoli

Edoardo Coen ha letto i testi di Vittorio Alfieri, Ugo Foscolo e Johann Wolgfang Goethe. Stasera domenica 3 settembre, l’appuntamento con i falsi d’autore è alle 18 Casa dell’olio e della Biodiversità di Maiolati Spontini, con il concerto “Oriente/Occidente”, protagonisti di Hussein Rassim e Saif Al Qaisi dell’Ensemble Nawarise il bandoneonista Daniele di Bonaventura. Alle ore 21 il Giardino dell’Archivio, Biblioteca, Museo Gaspare Spontini a Maiolati Spontini accoglie per “Falsi da leggere” la lettura dei “Protocolli dei savi di Sion”, alternata a musiche della tradizione klezmer affidate al Quartetto K. Il testo, pubblicato in Russia all’inizio del Novecento per fomentare l’odio contro gli ebrei, e divenuto strumento della propaganda nazista, sarà recitato da Edoardo Coen e Marco Celli, nella mise en espace di Giovanni Sinopoli.