JESI – Non è solo il problema, importantissimo, di garantire spazi adeguati per l’accesso dei soccorsi o per eventuali evacuazioni in caso di emergenza, come accaduto ieri mattina, 23 settembre, per il Liceo Classico, “chiuso” dalle bancarelle delle Fiere che si sono rivelate un ostacolo all’intervento dell’ambulanza arrivata per un infortunio occorso a uno studente.
O per l’anziano caduto in prossimità dell’Arco Clementino, anziano il quale ha dovuto attendere che il mezzo di soccorso si districasse tra folla e bancarelle.
Ci sono anche i residenti di corso Matteotti, oltre ai negozianti, che hanno sollevato il caso e che, giustamente, si lamentano.
«Uscire di casa? Un vero problema» dicono Sergio Ruggieri e Rossana Montecchiani che abitano lungo corso Matteotti, sulla parte destra verso piazza della Repubblica, dove quest’anno sono state sistemate le bancarelle.
Risiedono al civico 42, tra la libreria “Cattolica” e la boutique “Metrò 44” e «stiamo vivendo una situazione di assedio – sottolineano – con le due bancarelle che arrivano sin sopra il marciapiede, lasciando uno spazio minimo per poter entrare o uscire. Se, poi, si considera che a volte ci mettono anche un banchetto la “cosa”, aperto il portone di casa, diventa paradossale e difficile».
Stamattina, 24 settembre, si sono recati al comando della Polizia Locale per rappresentare la loro situazione e hanno ricevuto assicurazione che, da parte dell’organizzazione, si sarebbe provveduto in tempo utile.
«In caso di bisogno vorrei proprio vedere – sottolinea Sergio – come i soccorritori potrebbero raggiungerci…».